CALCIO
"Bello vedere tanti giovani esultare..."
Fernando Cocimano è a Buenos Aires con la famiglia e da lì ha vissuto la vittoria argentina
Pubblicato il 20.12.2022 10:13
di Enrico Lafranchi
Fernando Cocimano ha seguito la finale, anzi il Mondiale intero a Buenos Aires: “Ne ho approfittato per trascorrere un po’ di tempo con mia madre che non vedevo più da due anni”. Il trionfo dell’Albiceleste l’ha vissuto al mare, a 350 km dalla Capitale: “È stato qualcosa di tremendamente bello. Era l’ora di pranzo, alcuni amici avevano organizzato un Torneo di calcio in un centro balneare, ne ho approfittato per andarli a vedere. Nel ristorante c’erano tanti bambini a tifare Messi… Si è trattato di un pranzo lungo ma ne è valsa la pena. C’era un entusiasmo incredibile, vi lascio immaginare il tripudio alla fine!”.
Uno show danzante su spiagge e strade: “Buenos Aires è come impazzita, in Plaza de la Republica dove svetta l’Obelisco c’erano due milioni di persone: un autentico delirio di folla!”. Mentre ci parla Cocimano sta guardando una diretta e “Anche quelle del giorno dopo sono immagini impressionanti, testimonianza di una gioia pazzesca”. E di una felicità contagiosa: "La felicidad de un Pais", ha titolato il quotidiano locale ‘Clarin’.
Una grande festa in tutto il Paese (e non solo): 
“È stato bellissimo specialmente vedere esultare tanti giovani che non avevano visto l’Argentina vincere un Mondiale”.
Qual è il suo ‘verdetto’? 
“Un campionato bello, interessante, con decine e decine di emozioni. In più una finale pazza…”.
Giusto che si concludesse ai rigori? 
“Secondo me no. Ho rivisto oggi (lunedì) le immagini in cui prima del pareggio della Francia nei tempi supplementari c’è stato un fallo di mano in area. Gli arbitri non hanno avuto un compito facile”.
Quando si arriva ai rigori si parla sempre di ‘lotteria’. Qui c’era però di mezzo la Coppa del Mondo… 
“In effetti pensavo che la finale potesse concludersi ai tempi supplementari. Ma andare sino ai calci rigori è stato ancora più esaltante”.
Una domanda, banale se vogliamo e fors’anche impietosa per altri aspetti: Messi o Maradona? 
“Me lo chiedono continuamente (risponde ridendo, ndr)… Non è l’uno o l’altro (il fuoriclasse), parliamo di due fenomeni. Il fatto che Lionel abbia alzato la Coppa al mondo non lo fa più grande o meno grande. Per fortuna ce l’ha fatta anche lui a vincerne una (ma si continuerà a dire e a scrivere ‘Messi non è Maradona’…). È stato il trascinatore dell’Argentina!”.
Nando, quando rientra in Ticino? 
“Dopo le Feste natalizie, sarò lì il 30. Il primo raduno ACB è fissato il 3 gennaio”.  
In attesa della ripresa ufficiale da venerdì i ragazzi stanno allenandosi con applicazioni video. Un’amichevole è in programma il 10 gennaio alla Stockhorn di Thun contro gli undici di Mauro Lustrinelli, il 29 ripresa di campionato con l’Yverdon di Marco Schällibaum al Comunale.