IL LUGANOLOGO
La rabbia di Gianinazzi, la delusione Arcobello
I bianconeri, schiacciati dal Kloten, sono dodicesimi: un 2022 molto sotto le attese
Pubblicato il 24.12.2022 16:45
di Doriano Baserga
Si può perdere, certo, ma così fa male. Malissimo. Verrebbe da dire, se non fossimo tutti più buoni sotto le festività natalizie, che perdere come ha fatto ieri il Lugano a Kloten è inaccettabile.
Una sconfitta vissuta male anche da Gianinazzi che a fine partita ha chiuso la squadra negli spogliatoi per una buona mezz’ora.
Sicuramente il tecnico era arrabbiato, si aspettava un’altra prestazione da parte della sua squadra e voleva chiudere in bellezza questo 2022.
Invece il Lugano, classifica alla mano, è dodicesimo. Per il momento nella terra di nessuno, laddove la stagione si conclude con largo anticipo. Certo, meglio dell’eventuale spareggio contro l’Ajoie, ma comunque lontano dai sogni di inizio stagione.
Il Lugano, anche quello di Gianinazzi, continua a balbettare. Tra una partita positiva e una negativa, senza mai dare l’impressione di essere in grado di “girare” la stagione.
È vero che manca un difensore straniero, ma basterà davvero un giocatore a cambiare il volto a questa squadra? Qualche dubbio è legittimo.
A proposito di stranieri, difficile capire cosa stia succedendo con Arcobello, a cui ricordiamo, è stato rinnovato il contratto per altre due stagioni. Dopo la separazione con McSorley sembrava un altro giocatore, decisamente più tonico e decisivo sottoporta. La trasformazione però è durata poco e l’Arcobello di queste ultime partite è tornato a essere spento e abulico. Un giocatore così non serve alla causa bianconera.
Chiudiamo questo 2022 con un gusto amaro di delusione, ma con la speranza che una scintilla possa far cambiare tutto. Chissà che il 2023, che magari stiamo sottovalutando, non ci regali una bella sorpresa.
Lo so, è difficile, soprattutto se pensiamo oggettivamente al Lugano di queste ultime due stagioni.
Allora meglio non pensarci e prepararsi mentalmente alla prossima sfida, quella con il Losanna, un avversario diretto come tanti. Che forse ci dirà subito a cosa siamo destinati.