La bella notizia è arrivata: il Chiasso è salvo.
Un bel regalo di Natale per tutti i tifosi rossoblù che in questi ultimi mesi hanno sofferto parecchio, con lo spauracchio di rischiare la fine che anni fa fecero Lugano, Bellinzona e Locarno.
E invece, in zona Cesarini, i rossoblù ce l’hanno fatta. Fallimento evitato, cambio di proprietà effettuato e piano per il futuro che sembra piuttosto solido.
Dalle informazioni raccolte, la nuova società, costituita ad hoc negli ultimi giorni del 2022, sarebbe composta da tre società per azioni con un capitale sociale piuttosto importante.
Il nuovo fondo che gestirà il Chiasso, di proprietà americana, si è impegnato ad azzerare i debiti con il passato e ad assicurare un futuro con meno patemi d’animo.
Vedremo sul campo e a livello di organizzazione come si tradurrà tutto questo, ma la sensazione è che almeno sino a giugno non cambierà tantissimo.
La gestione della squadra, affidata a Ninni Corda, sta ottenendo buoni risultati sul campo, mentre fuori, la figura di Nicola Bignotti, che assieme a Davide Miozzari ha seguito la trattativa dedicandoci anima e corpo, continua ad essere centrale.  
Ora non ci resta che attendere i dettagli sulla nuova società che gestirà il Chiasso e vedere le prime mosse.
L’allenatore Tirapelle e lo staff dovrebbero comunque restare e l’obiettivo, che a questo punto sembra piuttosto evidente, è quello di tentare la scalata alla Challenge League.
La stagione è propizia e la squadra competitiva: un paio di acquisti azzeccati e il Chiasso potrebbe sognare per davvero.