IL LUGANOLOGO
Non siamo noi i favoriti!
L'Ambrì arriva con il morale più alto e con la voglia di spezzare la maledizione dei derby
Pubblicato il 10.01.2023 09:34
di Doriano Baserga
Finalmente il derby, verrebbe da dire.
Già, perché dopo questo brutto weekend abbiamo bisogno di una svolta. L’ennesima, di una stagione che proprio non vuol decollare.
E allora ci aggrappiamo alla partita che in questi ultimi anni ci ha regalato più soddisfazioni. Sperando che la magìa continui.
Ci danno favoriti, sicuramente perché abbiamo vinto ben 13 degli ultimi 14 derby. Pensandoci bene, non è mica uno scherzo.
Ma questa volta, e non lo dico per scaramanzia, non siamo noi i favoriti.
L’Ambrì arriva a Lugano con una marcia in più: la vittoria con il Bienne e soprattutto il trofeo della Spengler, hanno messo nel motore dei leventinesi benzina importante.
E poi c’è la legge dei grandi numeri, che prima o poi reciterà la sua parte. I leventinesi non potranno continuare a perdere.
No, questa volta ho veramente paura.
Ho paura che il Lugano non sia in grado di opporre resistenza, di tirar fuori quella grinta necessaria in un derby. Siamo entrati in un buco nero e non credo sarà così facile venirne fuori. Ovviamente spero di sbagliarmi.
Mancherà Granlund, Arcobello è l’ombra del giocatore di qualche tempo fa, Carr fatica a ritrovare la forma migliore e nemmeno Connolly, che aveva fatto così bene alla Spengler, riesce a fare la differenza. Un quadro, quello degli stranieri, a dir poco deludente e che se non cambierà presto “colore”, rischia di far naufragare i sogni bianconeri.
Il derby, soprattutto quello di stasera, è tutto tranne una partita come tutte le altre. È una gara da vincere a tutti i costi, soprattutto per la classifica. Dopo le sconfitte di Berna e Langnau non si possono fare ulteriori passi falsi.
Con l’Ambrì è una sorta di spareggio. Chi perde rischia di restare fuori dai giochi. Lo sappiamo noi, lo sa anche l’Ambrì, che non verrà alla Corner Arena con il cuore leggero.
Il nostro obiettivo, quello dei playoff (si era parlato addirittura dei primi quattro), è ormai lontanissimo. Non possiamo però farci sfuggire almeno il decimo posto. Per evitare una stagione catastrofica.
E per farlo dobbiamo ripartire da questa sera, da una vittoria, da un segnale che possa farci credere in un 2023 diverso.
Non è facile, ma i “miracoli” esistono.