IL LUGANOLOGO
Lugano, bisogna uscire da questo torpore
La sconfitta nel derby nel momento peggiore: ora servirebbe una reazione
Pubblicato il 12.01.2023 10:13
di Doriano Baserga
Prima o poi doveva capitare: dopo una sequenza impressionante di vittorie era lecito aspettarsi una sconfitta nel derby.
Purtroppo, però, è capitato nel momento peggiore, nella partita che non si doveva perdere.
Già, perché il Lugano sta attraversando un periodo a dir poco difficile e il derby avrebbe rappresentato una sana boccata di ossigeno.
Nonostante una partita nemmeno giocata così male, soprattutto nel primo e terzo tempo, i bianconeri hanno dimostrato ancora una volta una pericolosa fragilità.
A immagine di un Arcobello che ha smarrito se stesso e che non riesce a essere quel leader che tutti si aspettano, mentre dall’altra parte c’è un Formenton che va a mille. La differenza, spiace dirlo, in questo momento è abissale.
Certo, il problema a Lugano non è soltanto il capitano. Anche gli altri stranieri (forse l’unico che si può salvare è Josephs), giusto sottolinearlo, sono al di sotto delle aspettative. E pensare che a inizio stagione, leggendo i nomi, era lecito attendersi qualcosa di meglio. Di molto meglio.
Difficile esprimersi anche sul giovane allenatore Gianinazzi, arrivato in una situazione di grande difficoltà e che ci sta mettendo tutte le sue forze per ribaltare una stagione che sembra mal incanalata.
Nemmeno lui, per il momento, è riuscito a dare un’identità e una forza a un gruppo che alle prime difficoltà si scioglie come neve al sole, trascinando con sé anche quei giocatori svizzeri come i due Müller, Alatalo, Fazzini, Andersson e Türkhauf che dovrebbero rappresentare dei cardini di questa squadra.
A Gianinazzi però è giusto dare un’altra chance, continuare a puntare su di lui, magari cercando di mettergli a disposizione giocatori più vicini alla sua filosofia hockeistica.
Incredibile ma vero, è difficile capire cosa non funzioni in questo momento.
Ancora più difficile trovare qualcosa da salvare.
Ecco perché il lavoro della dirigenza appare tutt’altro che facile.
Se il futuro è complicato da programmare, il presente appare minaccioso.
Certo, si potrebbe ingaggiare uno straniero nella speranza che cambi qualcosa, ma oggettivamente la cosa non è così scontata.
E se si gettassero nella mischia ragazzi come Ugazzi, Naeser o Villa? Mah, non sembra questo il momento adatto, anche se probabilmente non farebbero peggio di quelli che hanno giocato finora.
Insomma, il momento è terribile e il calendario non ci dà certo una mano.
Serve una scossa, qualcosa che possa raddrizzare la stagione.
Difficile capire cosa possa essere, ma una cosa è certa: continuare così sarebbe una vera e propria agonìa.