La
storia del football inglese racconta che Manchester era sotto il
dominio assoluto dello United. Poi all'improvviso tutto è cambiato.
Gli sceicchi hanno comprato il City e la rivoluzione è scoppiata. Di
colpo lo United è diventato uno dei grandi malati del calcio
europeo. Dopo l'era Ferguson il club non saputo più vincere. Sono
passati allenatori, sono stati acquistati molti calciatori, ma i
risultati non sono più arrivati. E allora i dirigenti hanno deciso
di affidare la conduzione tecnica della squadra all'olandese Ten Hag
(nell'aprile del 2022). Il tecnico ha imposto regole ferree. Ha
proposto un metodo semplice: lavoro, lavoro, solo lavoro. Ha
comunicato che, per lui, non contano né i nomi né lo stipendio:
gioca chi merita, chi non si adegua a questo sistema, e non dà il
massimo, è invitato ad accomodarsi in panchina. L'olandese ha
trovato una squadra demoralizzata, inconcludente e “senza nerbo”.
Tra l'addio di Ferguson e l'arrivo di Ten Hag i proprietari hanno
investito 1 miliardo e 300 milioni di euro, la bacheca si è
arricchita relativamente: una FA Cup (2015-16); un'Europa League
(2016-17); una Coppa di Lega (2016-17); una Supercoppa inglese
(2016). Troppo poco. E sempre più lontani parevano i fasti dell'era
dello scozzese.
Ten
Hag ha stilato la sua diagnosi: “Sono stati acquistati giocatori
non all'altezza”. E ha individuato l'antidoto: “La squadra di
Ferguson eccelleva in unità, collettivo e spirito”.
Ha
voluto calciatori di personalità, che sapessero sopportare il peso
“simbolico” della maglia dello United, che non avessero paura di
assumersi responsabilità, dei vincenti. L'ingaggio multimilionario
di Casemiro rappresenta l'avanguardia di questa strategia.
I
numeri, per ora, danno ragione al tecnico, 27 partite sostenute e 20
vittorie conseguite. E il divario dal City e dal Liverpool sembra, in
parte, colmato.
Un
mister sicuro di sé in termini di competenza ed esperienza, convinto
che la squadra abbia potenzialità per vincere dei trofei
prestigiosi. I “diavoli rossi” hanno perso solo una delle 18
partite ufficiali. E sono “vivi” in quattro competizioni
prestigiose.
Il
rilancio dello United è palese e forse ha trovato l'uomo giusto.
Il
derby è imminente, tocca ristabilire antiche gerarchie, avversari
permettendo.