CALCIO
Cio a tutto campo
L'ex presidente del Tresa-Monteggio parla di Renzetti, Caggiano, Sannino e Bentancur
Pubblicato il 14.01.2023 10:19
di Enrico Lafranchi
Oggi il Paradiso giocherà un’amichevole a Gallarate (campionato Prima categoria) con la squadra allenata da una ‘vecchia’ conoscenza ticinese: “Stefano Albertoli – dichiara “Cio” Monti – è stato a due riprese alla guida tecnica del Malcantone quando io ero alla presidenza. Posso solo parlare bene di lui, con i giovani è un allenatore eccezionale. Era molto comprensivo con i ragazzi – lo ascoltavano, seguivano i suoi consigli – migliorando partita dopo partita. È molto bravo, non per caso il Gallarate è in testa alla classifica (Girone A)”.
Parlando con “Cio”, irriducibile ex presidente del Tresa (altri tempi!) e del Malcantone, il discorso cade sul campionato di Prima Lega che vede protagonisti Paradiso e Lugano II, allineati con gli stessi punti sulla cima della classifica.
Grandi progetti per la Under 21 bianconera? 
“Quest’anno (2022-23) la società ha allestito una rosa in grado di primeggiare. L’obiettivo è vincere il campionato. Non facile da raggiungere, è chiaro, perché il Paradiso sta dimostrando di possedere le qualità per giocarsi anche lui sino in fondo le proprie chance”.
Sappiamo che è rimasto perplesso nel leggere come si è comportato l’allenatore dei vostri vicini di casa con un proprio giocatore. Per quale motivo? 
“È un atteggiamento sbagliato, un allenatore prima ancora che ‘tecnico’ deve essere un ‘educatore’. E come tale deve comportarsi. Figuriamoci poi uno che ha allenato nella serie A. Io comunque non ce l'ho né con Sannino né con Caggiano, dico soltanto che il dialogo con i giocatori è importantissimo a tutti i livelli. Sono dispiaciuto per David (Stojanov) che è oltre a essere una brava persona è anche un bel giocatore. Lo conosco da anni, è un ragazzo che è sempre stato con i piedi per terra”.
È bene chiarire che non stiamo parlando di scelte tecnico-tattiche: 
“Assolutamente no, qui parliamo di mancanza di dialogo. Il giocatore ha fatto bene ad andare a Locarno. Ha sicuramente trovato in Frigomosca un allenatore che lo terrà in considerazione".
Caggiano ce l’ha con Renzetti: sorpreso? 
“Non più di tanto. Con tutto il rispetto per Caggiano, Angelo è un uomo di calcio. Sta dando una mano al Locarno (la sua famiglia si era stabilita sulle rive del Lago Maggiore, ha giocato in porta con le ‘bianche casacche’, ndr), è comprensibile che voglia riportare la squadra dove merita di trovarsi (perlomeno in Prima Lega). Mi ha inviato la tessera del Locarno, gliel’ho pagata volentieri… (ride)”.
Qualche rimpianto da parte sua per avere abbandonato il calcio regionale?
"No no, sono tempi passati, il calcio minore non mi manca per niente (Monti è ora impegnato con il FC Lugano, l’avrete capito, ndr)”.
Croci Torti? 
“Crus sta facendosi una bella esperienza. Ha vinto la Coppa, è tenuto in alta considerazione dalla proprietà. Si è adattato bene, è elegante nelle interviste, parla sempre bene della società. Posso dargli un voto? Cinque e mezzo”.
Buone nuove, sembra, da Chiasso: 
“Sono contento. Vorrei tuttavia capirci qualcosa in più. Ho sentito dire che i nuovi arrivati intendono ‘acquisire altre società’, mah… Cerchiamo di essere contenti che sia andata così. È senz’altro una buona notizia”.
A Bellinzona come la mettiamo? 
“Bisogna tenere presente che se non fosse arrivato Bentancur c’era il rischio di chiudere un’altra volta. Non parlerei male del ‘patron’ come ha fatto qualcuno. I soldi ce li mette lui! La promozione? Non si può avere tutto subito. Lo stadio? Non è un problema di Pablo!”.
Nella foto, Cio Monti (a sin.) quand'era presidente del Tresa-Monteggio, assieme a Vincenzo Brenna, che terminò la sua grande carriera proprio in quella squadra.