CALCIO
Lugano, tra crescita e necessità di fare mercato
Tra una settimana i bianconeri debutteranno a Sion: si spera nell'esplosione di qualche "talento"
Pubblicato il 15.01.2023 10:02
di L.S.
Una settimana all’inizio del campionato, sette giorni per rifinire gli ultimi dettagli e farsi trovare pronti alla prima partita del 2023 in quel di Sion.
Il Lugano visto ieri a Cornaredo contro il Neuchâtel Xamax sembra una squadra ancora in costruzione ma con ampi margini di miglioramento.
Nonostante le assenze (Steffen, Mahou, Saipi e Daprelà su tutti), la squadra di Croci-Torti ha ribadito una buona solidità di impianto e una manovra che almeno sino ai 20 metri appare già piuttosto fluida.
Ieri, soprattutto nel primo tempo, è mancata un po’ di verve offensiva, nonostante le due reti segnate da Hajdari e Celar (la terza nella ripresa ad opera di Doumbia).
Sceso in campo con un 3-5-2 inusuale (nella ripresa è tornato al classico 4-2-3-1), con Espinoza e Amoura e coprire le due fasce, il Lugano ha fatto vedere cose interessanti proprio dall’algerino, che con alcune accelerazioni ha dimostrato che potrebbe essere lui (finalmente) una delle grandi sorprese del nuovo Lugano.
Come lui anche Aliseda, che entrato nella ripresa ha fatto vedere delle buone giocate e Arigoni, che schierato nella difesa a tre si è fatto valere anche in zona offensiva. Il difensore ticinese ex GC è ormai lontano parente del giocatore timido e impacciato di inizio campionato.
Croci-Torti ha lasciato precauzionalmente a riposto Steffen, che però a Sion dovrebbe esserci, mentre Celar, non ancora in grande condizione, ha comunque timbrato il cartellino con il suo solito gol da vero bomber.
Già in forma Doumbia e con un Bottani ancora a corrente alternata, i bianconeri nella ripresa hanno dimostrato di avere una profondità di rosa importante, nonostante la partenza di Haile-Selassie per Chicago.
Anche Babic è un giocatore che dà qualità e forza fisica al reparto offensivo, mentre a centrocampo, oltre a Sabbatini e Doumbia, in queste amichevoli il mister ha fatto entrare nelle rotazioni anche Macek e Belhadj, che saranno sicuramente utili in una stagione lunga e impegnativa.
Insomma, il Lugano cresce e lo fa bene, con un impianto ormai collaudato e una squadra che ha ancora fame. E che spera nell’esplosione di quei giocatori che finora sono stati soltanto degli interessanti prospetti.
Sarebbe importante sia dal punto di vista calcistico che finanziario, perché in estate bisognerà cominciare a fare un po’ di mercato anche in uscita.
Da Chicago se lo aspettano.