EX GRANATA
"A Bellinzona non scoccò la scintilla"
Mister Alberto Cavasin torna sull'avventura del 2009-2010 e parla del suo futuro
Pubblicato il 26.02.2021 06:16
di Carlo Scolozzi
Era il torneo di Super League 2009-2010 e Mister Alberto Cavasin rimpiazzò Marco Schällibaum al Bellinzona. Il debutto fu positivo, con un 3-1 al Sion sul campo del Comunale. Poi il buio. In tutto 2 successi (l'altro fu un 3-2 in doppia rimonta con il Neuchâtel Xamax) e 12 sconfitte. La sfortunata avventura in granata, però, lasciò tante belle sensazioni alll'allenatore trevigiano.
Cavasin, ripercorra i suoi trascorsi bellinzonesi.
"Fu una buona esperienza, in un campionato qualitativamente ricco e competitivo. Campi e strutture erano valide e nel complesso mi trovai molto bene. Giocavamo in ambienti caldi e mi divertii. C'era molta serietà, non a caso parliamo della Svizzera".
Mancarono i risultati.
"Non scoccò la scintilla. Sarebbero bastati tre pareggi di fila per darci fiducia e stabilità. Invece non pareggiammo mai. Purtroppo in quel periodo la società e il presidente erano in difficoltà e questa sofferenza si trasmise alla squadra, si rifletté sul campo. Ci mancò la continuità e quindi l'equilibrio e l'armonia di gioco, non ingranammo. Ripeto: un paio di pari ci avrebbero dato stima ed entusiasmo".
Commenti l'esonero.
"Ci rimasi male e dopo il mio allontanamento, per alcuni giorni, il morale fu basso. C'era un bel rapporto col direttore sportivo Marco Degennaro e il presidente Gabriele Giulini. Mai uno screzio, mangiavamo assieme e ci telefonavamo. Se c'è sintonia l'esonero è più duro. Non ruppi con l'ambiente e fu un dispiacere andare via. Meglio lasciarsi bene comunque".
Da quel Bellinzona a questa Champions League: 3 sconfitte su 3, il calcio italiano sta così male?
"Non è più quello di 15 anni fa, i grandissimi giocatori e i migliori allenatori vanno in Premier League e Cristiano Ronaldo è uno scarto di un altro campionato. La Serie A rimane comunque un campionato di buon livello, nel quale sono cresciute le squadre medie, come Sassuolo e Atalanta. Per ciò che riguarda la Champions sono in ogni caso tre sconfitte diverse, la più brutta è quella della Lazio. Analizzando la prestazione dei biancocelesti balza all'occhio che erano già soddisfatti e quindi sono entrati in campo senza mordente. La Juve non è nel suo miglior momento, però penso che la girerà al ritorno. Per quanto concerne l'Atalanta, l'arbitraggio è stato devastante. L'espulsione ha influito sul direttore di gara, che dopo averla comminata era agitato. 
Chi vincerà lo scudetto e perché?
"L'Inter. È la più forte e non ha le coppe. Non vedo come possa perderlo. I nerazzurri hanno trovato la quadratura del cerchio e dovrebbero già avere un margine più grosso sulla seconda in classifica. Sono usciti in ritardo".
Dall'Inter al suo futuro, Mister.
"Ho tirato un po' i remi in barca, comunque non sono un allenatore in pensione, anzi. Sono pronto per un'avventura all'estero, di quelle estreme. Dico Africa, Canada e USA e aggiungo che dall'Angola ho già ricevuto una mezza proposta".