Abbiamo sofferto ed è stata durissima. È giusto riconoscerlo, anche perché così questo successo acquisisce ancora maggior valore.
Altro che crisi, il Losanna di ieri sera è sembrata una squadra in salute e convinta dei propri mezzi. Difficile onestamente capire come mai i vodesi siano così in basso in classifica.
Per due tempi ieri sera ci hanno fatto soffrire le pene dell’inferno: soprattutto nel secondo tempo è stato un vero e proprio assalto alla nostra porta, a cui abbiamo resistito grazie alle clamorose parate di un Juvonen di livello mondiale.
L’Ambrì, nonostante le difficoltà, è stato bravo a restare aggrappato all’avversario e a non scoraggiarsi, attendendo l’episodio buono per rientrare in partita.
E l’episodio, ancorché un po’ fortunato, è arrivato.
La squadra di Cereda ha ritrovato così l’atteso il “momentum” e il Losanna, che si è visto scappare la partita, è diventato viepiù nervoso.
Il finale è stato a dir poco esaltante, con un risultato che non ci saremmo aspettati e che abbiamo festeggiato quasi come la Spengler.
Già, perché vincere questa partita era dannatamente importante e questi tre punti ci permettono di restare aggrappati all’ultimo posto utile dei preplayoff che rappresenta il nostro obiettivo stagionale.
La stagione adesso entra nel vivo e se è vero che sul piano del gioco la partita di ieri sera può regalare qualche preoccupazione, dal punto di vista mentale la squadra sembra pronta per le battaglie che l’attendono.
Insomma, tutti uniti verso il traguardo, si può. Sapendo che ci sarà da soffrire. Ma vincere così, in fondo, è ancora più bello.