HOCKEY
Quando la differenza è (anche) in porta
Juvonen finora spettacolare, Koskinen in leggero calando dopo un grande inizio
Pubblicato il 16.01.2023 09:53
di Marco Maffioletti
“Se non abbiamo un ottimo estremo difensore, dimenticatevi pure tutto quanto vi ho detto”. Così terminava spesso le sue teorie alla squadra un vecchio grande allenatore sovietico. Una frase che dice tutto sull’importanza del portiere.
Diverse squadre in questa stagione hanno deciso di affidare questo ruolo a degli elementi stranieri. Tra di loro ci sono le due ticinesi. Scelta vincente e giusta fin qui? Per quello che concerne l’Ambrì decisamente sì. Juvonen (nella foto) garantisce un apporto superiore alla media e riesce spesso a fare la differenza. L’ultimo esempio lo si è avuto contro il Losanna. Nulla contro Benjamin Conz, ma il finlandese attualmente è decisamente di caratura superiore. Che dire invece di Koskinen? Il gigante bianconero aveva iniziato la stagione alla grande nella prima decina di partite disputate, “rubando” spesso diversi punti. Con il passare del tempo il suo impatto è diminuito e a volte ha commesso qualche errorino di troppo, come ad esempio a Ginevra in occasione della prima rete incassata. Intendiamoci, il Lugano non è inguaiato a causa del suo portiere che nel complesso se la sta cavando egregiamente. A volte la difesa non lo aiuta nemmeno molto e non è facile al giorno d’oggi difendere la gabbia sottocenerina. La sensazione però è che Koskinen non riesca più a fare la differenza come a inizio campionato. È forse l’ultimo dei problemi bianconeri, ma una licenza straniera in porta deve forzatamente rendere di brutto e questo non pare essere il caso. Lo dimostrano pure le statistiche della percentuali di parate, cifre sì sempre da prendere con la dovuta circospezione, ma che in fondo servono spesso a classificare il rendimento dei portieri. Koskinen con il 90.34% di parate è al quindicesimo posto della speciale graduatoria, davanti solamente a Genoni e Ciaccio (tenendo conto di chi gioca più o meno relativamente spesso). Juvonen con il 91.93% è invece in quarta piazza.
Se per quanto concerne il Lugano, anche l’anno prossimo dovrebbe essere tracciato, con Koskinen ancora in possesso di un contratto, ad Ambrì i tifosi s’interrogano e sperano che il club possa prolungare la permanenza di Juvonen, in scadenza a fine stagione. Prolungare non sarà per nulla evidente. Il valore di mercato di Juvonen e la considerazione nei suoi confronti è considerevolmente aumentata negli ultimi 12 mesi. Il 28.enne prima di arrivare in Leventina era sì già un buon portiere, ma il suo CV non era nemmeno così impressionante. Aveva sicuramente alle spalle solide stagioni, ma nello Jokerit non era il portiere titolare e le sue statistiche non erano mostruose. Sembra incredibile, ma nel campionato 2018/19 Juvonen giocava ancora “solamente” nella lega austriaca a Innsbruck. Per fare forse il definitivo salto di categoria concernente lo stipendio e il conseguente valore di mercato a Juvonen mancano ancora i raduni e gli impieghi regolari con la Nazionale finlandese. D’altronde la concorrenza è moltissima. Sarà interessante vedere se il portiere biancoblù riceverà una convocazione nelle prossime settimane. Un’eventuale chiamata dalla Finlandia complicherebbe ulteriormente la via che porta al rinnovo. Una cosa è certa, se Paolo Duca dovesse riuscire nell’impresa, sarebbe un vero colpo da maestro.