CALCIO
Il Crus, lo stadio e un progetto affascinante
Nella conferenza stampa di oggi la conferma che il Lugano è una società in grande crescita
Pubblicato il 17.01.2023 12:52
di L.S.
Quasi due ore di conferenza stampa, per aggiornare sulla situazione societaria e per spiegare nel dettaglio quello che succederà nei prossimi mesi, per non dire anni.
Il CEO Martin Blaser, da gran cerimoniere qual è, ha toccatoquesta mattina gli aspetti più disparati di un club che si sta espandendo e sta crescendo a vista d’occhio. Un progetto certosino e lungimirante, che dovrebbe dare i suoi frutti appena la nuova Arena sportiva sarà realtà. E che si spera, un giorno regalerà alla proprietà quella sostenibilità economico tanto anelata. Facile da dirsi, meno da farsi in tempi brevi, ma come ha spiegato Blaser, a Chicago sono tutti consapevoli che ci vorrà del tempo e tanta pazienza.
Il focus adesso è rappresentato dal nuovo stadio e le maggiori risorse economiche vengono investite in questa nuova struttura più che nell’ambito sportivo: ne sono tutti coscienti e in fondo è giusto che sia così.
Nonostante la priorità sia rappresentata dalla nuova infrastruttura, la crescita della squadra non è assolutamente da sottovalutare. Il lavoro del DS Da Silva e di Croci-Torti (con il suo staff) sta dando i frutti sperati e lo sviluppo a livello individuale dei vari giocatori ne è la prova lampante.
La Coppa vinta a maggio è stata qualcosa di indimenticabile, ma è il lavoro fatto in questi ultimi mesi che ha definitivamente convinto la società a rinnovare la fiducia al mister. Era oggettivamente difficile pensare a un futuro senza Croci-Torti.
Sino al 2026 non sarà una vita facile per chi lavorerà nel Lugano: il cantiere aperto di Cornaredo potrebbe rivelarsi anche scomodo, ma come ha detto Il direttore generale Michele Campana, è un sacrificio che tutti sono felici di fare.
Il 2023 sarà l’anno in cui bisognerà cominciare a lavorare per trovare un nome per il nuovo stadio (ci sarà da lavorare sodo con i potenziali sponsor), mentre i vari progetti legati al calcio femminile, al marketing e addirittura all’alimentazione, verranno viepiù sviluppati.
Senza dimenticare l'Under 21, di cui il boss dell'Academy Hangarter, ha detto essere forte la parte più importante del club a livello sportivo.
A questo proposito interessante l'innesto di Alex Gerndt, che potrà dare una mano sia in campo sia fuori con la sua grande esperienza.
L'obiettivo dichiarato è salire in Prima Promotion. Paradiso permettendo.
Tornando alla conferenza stampa e leggendo i nomi che adesso compongono la società, si intuisce come la grande famiglia bianconera sia diventata qualcosa di assolutamente performante e professionale, in grado di perseguire in futuro quegli obiettivi che anche oltre oceano si erano prefissati.
E anche il pubblico, sottoforma di abbonati, sembra apprezzare. La crescita, ancorché piuttosto leggera, è comunque evidente. Sarà interessante capire, come ha detto Blaser, cosa succederà tra 3-4 anni, quando si potrà giocare nel nuovo stadio e le varie strategie manageriali saranno state messe definitivamente in atto.
Allora lì sì che potremo capire che potenziale potrà avere il Lugano a livello svizzero e europeo.
Intanto però c’è un presente fatto di tanto lavoro e pazienza. Ne sono tutti coscienti. Anche a Chicago.