Adesso è
ufficiale: per i prossimi quattro mesi Reto Ziegler sarà un giocatore del FC
Lugano.
Già da qualche
giorno si allenava a Cornaredo in attesa di quel nullaosta della federazione che
oggi è prontamente arrivato.
Il suo manager,
Alexander Garini, non ha mai temuto che il trasferimento potesse saltare.
“Sono sempre
stato molto tranquillo, Ziegler era un giocatore svincolato e oltretutto è
svizzero: non c’erano motivi per cui non sarebbe stato tesserato”.
Come nasce l’idea
di portarlo a Lugano?
“Ne avevamo
parlato con il direttore sportivo Padalino: i due avevano giocato assieme il
Mondiale del 2010 e si conoscevano molto bene per aver militato anche nella
Sampdoria. Devo ringraziare sia Padalino, che ha fatto capire a Renzetti che
questo poteva essere un bel colpo, che lo stesso presidente, che ha dimostrato fiducia
nel giocatore”.
Come si inserisce
Ziegler nella rosa di Jacobacci?
“Direi che è un
giocatore polivalente, nel senso che può giocare sia da terzino che da
difensore centrale. Oltretutto è un mancino e tra i difensori centrali il
Lugano ha soltanto Daprelà con questa caratteristica. Inoltre viene con grande
voglia di dimostrare di essere ancora il giocatore che tutti conoscono. Sono
certo che la sua esperienza potrà portare dei benefici al gruppo”.
Fisicamente come
sta?
“Sta molto bene,
ha giocato le ultime partite circa tre mesi fa negli Stati Uniti e poi si è sempre
allenato in Svizzera da solo. È uno che ha sempre curato il suo fisico e
infatti anche a 35 anni a Dallas era riuscito ad imporsi, diventando addirittura capitano”.
Domenica potrebbe
già scendere in campo contro il Losanna?
“Si è allenato in questi giorni e perciò sarà sicuramente
a disposizione, poi ovviamente deciderà l’allenatore”.