Il Chiasso è salvo? Vedremo. Intanto si attende con fiducia e un filo di apprensione che la nuova società faccia i passi sperati. E soprattutto promessi.
Intanto i rossoblù sabato saranno ospiti del Bellinzona in una partita amichevole che vedrà l'esordio, nelle file granata, del nuovo tecnico Maccoppi. Dimentichiamo per un attimo ciò che si sta facendo negli uffici della società, dove in queste ultime settimane si è lavorato alacremente per dare un futuro la Chiasso e restiamo sul campo, dove Gigi Tirapelle sta dando tutto sé stesso. Traspare una certa amarezza dalle sue parole ma basta spostare il discorso sui ricordi che più gli sono cari (come la promozione in Prima Lega Classic con i granata) perché questo suo stato d’animo scompaia. In carriera ha sempre accettato, da allenatore, nuove sfide (sicuramente non senza sofferenza come quella che sta vivendo oggi a Chiasso). E che ancora non è finita (la sofferenza). Ora è però importante che il FC della città di confine non sia arrivato ai titoli di coda come più o meno tutti (siamo sinceri) erano portati a pensare. La speranza è che la squadra che ha dedicato lo stadio a un suo grande giocatore riesca a uscire completamente dal buio. La svolta dovrà avvenire almeno entro la seconda di campionato (la prima del girone di ritorno è a Bienne) che si giocherà sabato 25 febbraio, speriamo, al Riva IV contro il Baden.
Intanto i rossoblù sabato saranno ospiti del Bellinzona in una partita amichevole che vedrà l'esordio, nelle file granata, del nuovo tecnico Maccoppi. Dimentichiamo per un attimo ciò che si sta facendo negli uffici della società, dove in queste ultime settimane si è lavorato alacremente per dare un futuro la Chiasso e restiamo sul campo, dove Gigi Tirapelle sta dando tutto sé stesso. Traspare una certa amarezza dalle sue parole ma basta spostare il discorso sui ricordi che più gli sono cari (come la promozione in Prima Lega Classic con i granata) perché questo suo stato d’animo scompaia. In carriera ha sempre accettato, da allenatore, nuove sfide (sicuramente non senza sofferenza come quella che sta vivendo oggi a Chiasso). E che ancora non è finita (la sofferenza). Ora è però importante che il FC della città di confine non sia arrivato ai titoli di coda come più o meno tutti (siamo sinceri) erano portati a pensare. La speranza è che la squadra che ha dedicato lo stadio a un suo grande giocatore riesca a uscire completamente dal buio. La svolta dovrà avvenire almeno entro la seconda di campionato (la prima del girone di ritorno è a Bienne) che si giocherà sabato 25 febbraio, speriamo, al Riva IV contro il Baden.
Gigi, qual è la situazione
attuale?
“Speriamo che i nuovi dirigenti facciano quello che devono fare. Per il momento sono lì con Lorenzo Maddaloni, allenatore dei portieri (è risaputo che al momento sono stati temporaneamente ‘parcheggiati’ fuori dallo stadio Cau e il preparatore fisico Rodriguez, ndr)”.
“Speriamo che i nuovi dirigenti facciano quello che devono fare. Per il momento sono lì con Lorenzo Maddaloni, allenatore dei portieri (è risaputo che al momento sono stati temporaneamente ‘parcheggiati’ fuori dallo stadio Cau e il preparatore fisico Rodriguez, ndr)”.
Vi allenate comunque
regolarmente:
“Settimana scorsa abbiamo fatto tre allenamenti, questa praticamente tutti i giorni. E sabato abbiamo in programma l’amichevole con il Bellinzona (granata probabilmente senza Andrea Padula e Samba lievemente indisposti, ndr)”.
“Settimana scorsa abbiamo fatto tre allenamenti, questa praticamente tutti i giorni. E sabato abbiamo in programma l’amichevole con il Bellinzona (granata probabilmente senza Andrea Padula e Samba lievemente indisposti, ndr)”.
Si sono verificate delle
partenze?
“Al momento oltre a Rilind Nivokazi (ne abbiamo dato notizia, ndr) sono partiti David Stefanovic e Nicola Turi. Per il resto, a parte un paio di altri, ci sono tutti. Ci alleniamo in 27, compresi i tre portieri”.
“Al momento oltre a Rilind Nivokazi (ne abbiamo dato notizia, ndr) sono partiti David Stefanovic e Nicola Turi. Per il resto, a parte un paio di altri, ci sono tutti. Ci alleniamo in 27, compresi i tre portieri”.
Una situazione tuttora
complessa:
“Non è facile sicuramente da gestire, andiamo avanti giorno per giorno per vedere come si evolverà. Sperando di capirci qualcosa in più”.
“Non è facile sicuramente da gestire, andiamo avanti giorno per giorno per vedere come si evolverà. Sperando di capirci qualcosa in più”.
Voi non mollate:
“Assolutamente no. Il gruppo è compatto, quello che posso garantire è che da parte di staff e giocatori l’impegno è massimo. Tutti noi vogliamo che il FC Chiasso continui a vivere ma anche a migliorare in tutto e per tutto grazie ai nuovi proprietari”.
“Assolutamente no. Il gruppo è compatto, quello che posso garantire è che da parte di staff e giocatori l’impegno è massimo. Tutti noi vogliamo che il FC Chiasso continui a vivere ma anche a migliorare in tutto e per tutto grazie ai nuovi proprietari”.
Un passo avanti sembrerebbe essere stato
fatto...
“Direi che si tratterebbe di un passo fondamentale. La società ha tempo di sistemare le cose fino al 31 marzo. Dobbiamo restare positivi”.
“Direi che si tratterebbe di un passo fondamentale. La società ha tempo di sistemare le cose fino al 31 marzo. Dobbiamo restare positivi”.
Il motto dei leggendari
moschettieri “Uno per tutti, tutti per uno” calza a pennello per il glorioso
Chiasso!