Difficile dire se
ieri sera l’impresa maggiore sia stata quella dell’Ambrì o del Lugano.
I bianconeri
arrivavano dalla scoppola della sera precedente contro il Ginevra e volevano
assolutamente rifarsi contro lo stesso avversario.
Quattro gol
incassati nei primi sei minuti Pelletier non li aveva vissuti nemmeno nei peggiori
incubi. Sarà stata la settimana senza giocare o semplicemente un’entrata
in materia troppo superficiale, complice la serata non superlativa di Schlegel,
ma giovedì sera era andato tutto storto.
Troppo strano per
una squadra che arrivava da dieci vittorie in dodici partite: possibile che il Lugano
in una settimana senza giocare avesse smarrito la retta via?
La risposta è
arrivata ieri sera: impossibile. Al termine di una prestazione pressoché
perfetta, con una squadra che aveva una voglia matta di vendicarsi, i bianconeri
hanno schiacciato il Ginevra, forse incredulo davanti a cotanta metamorfosi.
Bravo anche Pelletier che è riuscito a far capire ai suoi ragazzi che era
necessario riprendersi subito onde evitare di entrare nella pericolosa spirale
dei dubbi.
Dell’Ambrì si è
parlato tanto in settimana: dopo la vittoria di Zurigo la squadra di Cereda era
attesa dal doppio scontro diretto contro Rapperswil e Langnau.
In ritardo 3-2
fino a una manciata di minuti dalla fine, i leventinesi sembravano costretti contro
il Rapperswil a vivere una serata da perfetta incompiuta.
Un’eventuale sconfitta
avrebbe rilanciato i dubbi che hanno accompagnato saltuariamente la squadra quest’anno,
vanificando in parte l’impresa dell’Hallenstadion e contribuendo a
rendere maledettamente complicato lo sprint verso uno dei primi dieci posti. Oltretutto più per una questione mentale che numerica.
Invece Cereda e i
suoi ragazzi sono riemersi prepotentemente nei minuti finali proprio grazie al
loro carattere, ottenendo una vittoria che a questo punto vale doppio. La
famosa identità tanto evocata dal coach la scorsa settimana si è materializzata
nel momento più importante. Cosa può volere di più un allenatore?
Domani alla Valascia
arriva il Langnau e sarebbe bello che i leventinesi piazzassero il terzo
successo consecutivo. Dopo sette sconfitte di fila equivarrebbe all’ennesima
riprova che questa stagione è più pazza e illeggibile che mai.