Calcio
Il senso della forza del Napoli
Gli azzurri dominano il Campionato e sono una società modello
Pubblicato il 30.01.2023 11:00
di Angelo Lungo
La “Questione meridionale” è una categoria utilizzata per spiegare il divario tra il Nord e il Sud Italia. Studi di storici, economisti e pure di sociologi hanno dato differenti interpretazioni. È acclarato che il Paese è diviso in due, in termini di: Pil pro capite; condizioni di vita; diritti sociali; libertà civili.
Il calcio ha confermato questa rottura. L'asse Torino-Milano ha esercitato un dominio assoluto. Una potente manifestazione di forza, sotto il profilo economico e sotto quello organizzativo.
Ma all'improvviso il Campionato sta proponendo una nuova versione di sé: inedita e inaspettata. Tutto è mutato e la rivoluzione sembra compiuta.
La Serie A arranca, è un torneo stanco e a tratti stantio. È stato travolto dai tempi moderni. Vuole vivere di una gloria antica, ma è debilitata. Gli altri corrono e sono veloci. Lo stesso gioco, fuori dai confini, non appassiona.
Ma c'è un'eccezione: il Napoli. La società ha intercettato il cambiamento, non si è lasciata travolgere, ma lo ha assecondato. Gli azzurri non sono solo, almeno per il momento, vincenti sul campo, ma anche nella gestione finanziaria. Conti in ordine: quando hanno caricato gli ammortamenti, i costi, su un bilancio non hanno operato acquisti; quando avevano risorse a disposizione, grazie alla vendita di calciatori, hanno speso. E hanno puntato sullo scouting, dotandosi di dirigenti competenti e lungimiranti. Una strategia chiara ed efficace. Un modello da replicare.
Il Campionato racconta la crisi delle tre grandi. Che dovrebbero ripensare radicalmente le loro strategie.
Il mecenatismo è tramontato, finito. De Laurentiis dimostra che un calcio sostenibile è possibile. E si può essere competitivi anche in Europa, almeno fino a un certo punto.
Si potrebbe obiettare che quella attuale è una stagione anomala, le grandi arrancano in tutta Europa: Bayern, City, Psg, Real non sembrano esprimere tutte le loro potenzialità. Probabilmente pesa il Mondiale.
La storia non è lineare, ma propone rotture e variazioni.
È imprevedibile, sempre.