HOCKEY
Il ruolo più difficile? Sicuramente il più decisivo...
Uno per uno tutti i portieri di National League finora impiegati: tra top e flop
Pubblicato il 02.02.2023 18:07
di Marco Maffioletti
I portieri, un mondo affascinante. Quelli svizzeri attualmente stanno vivendo un momento non così facile. Con l’aumento del numero degli stranieri diverse squadre hanno optato d’ingaggiare un estremo difensore privo di licenza o passaporto elvetico. Ma come si stanno comportando questi import? E come si stanno difendendo gli elementi locali? Ecco una carrellata su ogni singolo portiere schierato più o meno regolarmente:
Ajoie
Tim Wolf: Una stagione solida, seppure non al livello della precedente. Il 31enne sta comunque dimostrare di valere la massima lega.
Damiano Ciaccio: Alti e bassi. Nelle giornate di grazia para di tutto, quando però non è il caso si dimostra vulnerabile.  Una costante della sua carriera. È probabilmente alla sua ultima stagione.
Ambrì
Janne Juvonen (foto Putzu): Ha saputo confermare l’eccellente livello mostrato al suo arrivo in biancoblù sul finale della scorsa stagione, è tra i migliori del campionato e dà più solidità rispetto a Conz.
Benjamin Conz: Non è una situazione facile per il giurassiano che per la prima volta in carriera si ritrova a fare la riserva. Non se la cava poi cosi malamente, ma Juvonen è attualmente di un altro livello.
Berna
Philip Wüthrich: Uno degli elementi più interessanti in proiezione futura, anche se a 25 anni non può più essere considerato una promessa. Non sta facendo male, ma non ha ancora compiuto quel salto di qualità per entrare “nell’olimpo dei migliori”.
Daniel Manzato: A 39 anni l’inossidabile ex bianconero e biancoblù dà ancora il suo contributo. Fa da chioccia al giovane collega e quando viene schierato fa sempre la sua onesta figura e ha rinnovato il suo contratto.
Bienne
Harri Säteri: L’esperto nazionale finlandese ha dimostrato il suo valore contribuendo in modo tangibile all’ottimo campionato disputato sin qui dai Seeländer. Con il ritorno dell’infortunato Van Pottelberghe, il suo futuro è incerto.
Simon Rytz: Il 39enne, chiamato in causa durante l’assenza di Säteri, se l’è cavata egregiamente. Anche il suo futuro non è ancora stato chiarito, due le opzioni: o il rinnovo oppure il ritiro.
Ginevra
Gauthier Descloux: Finalmente in gran parte risparmiato dagli infortuni, sta compiendo un cammino regolare alternandosi con Robert Mayer.
Robert Mayer: Dopo alcune stagioni difficilissime, il rientro a Ginevra coincide con il suo rilancio, davvero prove solide per il 33enne.
Kloten
Juha Metsola: Partito in sordina e non all’altezza della sua fama, il finlandese è stato bravo a non disunirsi e grazie anche alla sua esperienza ha saputo alzare l’asticella delle proprie prestazioni.
Sandro Zurkirchen: Il navigato svittese svolge il suo lavoro, spalleggia a dovere Metsola. I suoi giorni migliori sono ormai lontani, ma non sfigura assolutamente.
Zurigo
Simon Hrubec: Statisticamente è il miglior portiere della NL, molto regolare, il ceco è un valore assoluto.
Ludovic Waeber: Quando riceve ghiaccio risponde sempre presente e puntuale. Un portiere elvetico che meriterebbe un posto da titolare.
Lugano
Mikko Koskinen: L’esperto finlandese ha iniziato alla grande, ma dopo una decina di partite ha avuto una netta involuzione. Non giustifica fin qui la sua licenza straniera.
Niklas Schlegel: Si ritrova ai margini e poco considerato. Non molla, sfrutta bene le poche chance ricevute e ora le gerarchie sembrano cambiate. Chapeau. Cosa farà l’anno prossimo?
Langnau
Luca Boltshauser: Sta forse vivendo la miglior stagione della sua carriera. Eterna promessa, non ha forse mai mantenuto le attese riposte in lui, ma è comunque un usato sicuro.
Stéphane Charlin: Il 22enne ginevrino, accolto con scetticismo dopo le recenti difficoltà, sta sorprendendo positivamente e si è guadagnato il rinnovo biennale. 
Davos
Sandro Aeschlimann: Sta confermando la stratosferica scorsa stagione, pur con statistiche leggermente inferiori. È ormai un valore sicuro e può essere considerato un membro della Nazionale.
Gilles Senn: Reduce da stagioni piene di peripezie e ormai relegato al ruolo di riserva, riesce comunque farsi trovare pronto e nel complesso ha fatto un piccolo passo in avanti. Si riuscirà a recuperarlo completamente?
Rapperswil
Melvin Nyffeler: Da anni ormai è una garanzia, ha aumentato la costanza ed è ormai nel pieno della sua maturità agonistica, a Rappi è una figura di culto, spesso troppo poco considerato da Patrick Fischer.
Robin Meyer: la giovane riserva prelevata dall’Evz Academy ha mostrato buoni numeri quando è stato schierato, potrebbe diventare un titolare di NL.
Friborgo
Reto Berra: Subito infortunatosi alla schiena,  ha recentissimamente effettuato il suo rientro. Da valutare le sue condizioni nelle prossime settimane.
Connor Hughes: Ritrovatosi all’improvviso per la prima volta titolare in NL, l’ex Ticino Rockets stupisce tutti e parte alla grandissima prima di subire una flessione. Da rivedere su un lasso di tempo più lungo, prima di giudicare se davvero vale un posto da titolare.
Losanna
Ivars Punnenovs: Nel passato spesso condizionato dalla sua fragilità, quando sta bene dimostra il suo valore, nel complesso uno dei pochi raggi di luce in un Losanna in gravi difficoltà.
Tobias Stephan: Impiegato poco, spesso in difficoltà, alle prese con gli acciacchi della vecchiaia, l’espertissimo 39 anni sembra essere arrivato al capolinea di una fantastica carriera a cui è mancata però la consacrazione del titolo.
Zugo
Leonardo Genoni: Non si è mai visto così in difficoltà, il portiere della Nazionale fatica a ritrovare il suo eccelso livello. Sarà interessante vedere se nel postseason tonerà a essere il Genoni che conosciamo.
Luca Hollenstein: il promettente estremo difensore è stato a lungo out a causa di un infortunio, ciò ne ha rallentato la crescita. Rimane uno dei prospect più interessanti. 
Non abbiamo giudicato il finlandese Laurikainen, arrivato da troppo poco tempo a Losanna, Van Pottelberghe (Bienne), appena rientrato dall’infortunio e tutti gli altri che hanno fatto fugaci apparenze.
La conclusione? Alcuni stranieri stanno dimostrando la loro affidabilità, ma i portieri indigeni non stanno a guardare e non devono per nulla nascondersi. Prima di ingaggiare uno straniero i club elvetici devono davvero ponderare bene la scelta. Da dietro in Swiss League ci sono altri giovani interessanti che stanno spingendo, come ad esempio Andri Henauer (di proprietà del Berna), Lucas Rötheli (figlio del mitico André), Janett, Rüegger (che ha firmato a Friborgo) e Patenaude (ora ad Ajoie). C’è da sperare che qualche società dimostri coraggio dando una vera chance a questi giovani rampanti. Di esempi da seguire ce ne sono parecchi, ragazzi magari non così considerati, ma che sono riusciti a farsi largo smentendo il scetticismo. Due nomi su tutti? Aeschlimann e Nyffeler.