Lunedì
prossimo con la combinata femminile prendono avvio a Courchevel/Méribel (Francia)
i Mondiali di sci alpino, che mercoledì conosceranno un primo acuto col super-g
delle donne dove Lara Gut-Behrami è campionessa in carica.
Gut-Behrami,
Holdener, Suter, Gisin: un quartetto di elvetiche che fanno ben sperare per
diverse medaglie… ma sarà veramente così? Ascoltando qualche voce vicina alla squadra,
ci sono alcune riserve. Riserve che – diciamolo subito – non riguardano
assolutamente la sciatrice ticinese, che quest’inverno conta due vittorie e
quattro podi (2/2), bensì le sue compagne.
Non si
può dire che la preparazione delle ragazze svizzere - esenti da gare questo
weekend – non proceda come previsto, tutt’al più è l’andamento stagionale delle
nostre tre potenziali medaglie che desta qualche preoccupazione.
Wendy
Holdener aveva iniziato alla grande la stagione vincendo le sue prime due gare
in carriera, le numero 106 e 107 – dopo una trentina di podi. La curva del suo
rendimento però è andata in flessione con l’andare delle gare e oggi come oggi
in uno slalom il suo distacco nei confronti della dominatrice Mikaela Shiffrin
è vicino al secondo. Ammesso e concesso che anche la superstar americana
finisca la gara… al contrario proprio di quanto successo alla svittese
nell’ultima gara in Repubblica Ceca. Ma chissà che non sia proprio la gara
inaugurale, la combinata femminile, a (ri)lanciarla, lei, discreta in discesa e
tra le migliori in slalom – e medagliata d’oro in questa disciplina ai Mondiali
di S. Moritz nel 2017.
Corinne
Suter è il punto interrogativo più grande tra le nostre protagoniste. Nella
prima delle due discese di Cortina ha picchiato di brutto andando a cozzare
violentemente contro le protezioni. La campionessa olimpica di discesa del 2022
aveva iniziato quella attuale nel migliore dei modi vincendo il super-g di Lake
Louise oltre a tre altri podi in Canadà e a S. Moritz nelle due discipline
veloci. Per sua fortuna a Cortina non si è né rotta né strappata ossa o
legamenti riportando “solamente” contusioni, abrasioni e un occhio gonfio. E un
bello spavento dopo 135 gare (!) senza uscire di pista. Dovrà riguadagnare
fiducia proprio nel super-g di mercoledì e nelle prove per la discesa. Avrà un
visino carino, Corinne Suter, ma dentro di sé è un caratterino tenace. E noi
nel contempo speriamo che non sia superstiziosa, sapendo che la squadra
elvetica si è allenata in Alto Adige nell’Ultental, che in italiano viene
tradotto in Val d’Ultimo.
Dopo
15 anni sugli sci Rossignol, la scorsa estate Michelle Gisin è passata alla
Salomon. Materiale di prim’ordine, ci mancherebbe, ma l’adattamento richiede
sempre quel po’ di tempo per arrivare al top. Sebbene la Gisin si sia già
classificata nelle prime 12 in slalom, slalom gigante, super-G e discesa, la “maratoneta”
(unica sciatrice ad aver partecipato a tutte le 28 gare di Coppa del Mondo) non
è ancora riuscita a salire sul podio – quando sappiamo che ai Mondiali contano
solo le medaglie. Obiezione: non ci sono ancora state combinate! Superstiziosa?
Magari si portasse appresso i suoi due ori olimpici proprio in questa
disciplina e se li posasse sul comodino.