Il diavolo aveva deciso di sistemare le cose, troppo profano
il giuoco del calcio da quelle parti. Invettive, colpi proibiti, assenze dalle
funzioni religiosi, chiesa vuota e campo pieno. Di personaggi mezzi nudi e
bestemmie. Perfino le donne non cantavano più in coro le lodi alla Madunina, il
che per lui poteva anche andare, ma nella massa qualche sacrilego vero si
poteva assoldare per i lavori giù sotto, all’inferno. Anche il diavolo si era
scandalizzato per quell’abbandono che avrebbe sancito anche la fine della sua
presenza. Niente dio, niente diavolo, era ora di dire basta.
La leggenda dice che quel giorno del derby, verso il
settantesimo e sull’uno a uno, i pii nerazzurri della squadra ospite avessero
forzato la manovra e con un colpo di testa da metà campo andati in vantaggio
dopo almeno dieci anni che le prendevano. Il diavolo, a quel punto, pensò di
soprassedere. Ma poi gli inveterati di casa a righe rosse e nere avevano
pareggiato col solito gol di ginocchio in abissale fuorigioco e il campo fu
invaso.
Il diavolo, dalla montagna, ruppe allora gli indugi che
tormentano sempre il suo ruolo e si apprestò a spingere un masso gigantesco che
avrebbe sotterrato tutti quanti, baciapile e peccaminosi. Ma spingi e spingi,
il sasso non si mosse di un millimetro. Mentre sotto tutti pestavano tutti in
una gioiosa rissa, il diavolo girò attorno al macigno e vide una Madunina magra
come un chiodo che si opponeva al rotolamento appoggiata di schiena al
pietrone. Oh, io non so se è vero, ma il diavolo si arrese e quasi quasi si
innamorò della ragazza minuta, salvando il giuoco e i partecipanti.
Da quel giorno il derby fu chiamato “della Madunina” e tutto
fu tollerato, le bruttezze tattiche, gli svarioni tecnici, lo spreco di denaro,
le tifoserie irascibili, i cori idioti, le sgrammaticature delle scritte e
financo le fatiche di vecchi giocatori anchilosati che non sarebbero andati
bene nemmeno per le processioni, oltre alle corse senza talento dei più
giovani. Tutti contro tutti, bene così.
Del diavolo e della Madunina non si seppe più nulla, tranne
un vago e non confermato avvistamento a un autogrill, dove facevano da pacieri
tra due fazioni di ultras, senza grandi esiti peraltro. Poi più niente. Ma è
difficile credere a tutta questa storia. Infatti io non ci credo.