È giunto il momento di
vincere una partita per i granata che nelle ultime cinque uscite hanno
totalizzato la miseria di 1 punto. Non si poteva certo pretendere che Stefano
Maccoppi potesse dare in meno di una settimana un nuovo volto alla squadra. Una
squadra irriconoscibile rispetto a quella partita in campionato con David Sesa
(inizio col botto contro il Losanna). Al ritorno in campo domenica scorsa la
delusione è stata grande. I ragazzi non hanno mostrato grinta e nemmeno il
carattere di una squadra che sa dove vuole e può arrivare. D’accordo che
l’andata è stata giocata all’immagine di un allenatore che aveva ormai perso
punti in fatto di brio, vivacità e fantasia, però dopo una così lunga sosta era
lecito attendersi una squadra “protagonista” in grado insomma di essere se
stessa subito al Comunale che in passato (neanche tanto remoto) ha quasi sempre
avuto fama di invulnerabilità mentre quest’anno è già stato espugnato sei volte.
A questo punto bisognerà triplicare le forze se si vorrà continuare a cullare speranze di promozione. I risultati di venerdì ci dicono che il ritardo dalle posizioni che contano (terzo posto incluso) anziché diminuire è aumentato. Non solo, in classifica si è registrato persino il sorpasso dello Sciaffusa (renani con una gara in più, ovvio, ma con una migliore differenza reti, ndr). È da troppo tempo che il Bellinzona rincorre l’ottava vittoria (le sconfitte sono 10, tante quante quello dello Xamax), in caso di un’ulteriore battuta d’arresto al Bergholz volenti o nolenti bisognerà cominciare a guardarsi alle spalle.
Siamo a una svolta della stagione che potrebbe anche risultare decisiva. Maccoppi è impegnato nel tentativo di recuperare il tempo perduto dopo l’allontanamento di Raineri. Ritardo che potrebbe avere condizionato la preparazione, non tanto sul campo – una sola amichevole degna di nota – quanto nella testa dei giocatori che giustamente si sono chiesti per settimane chi sarebbe stato il nuovo allenatore, il terzo in stagione. Prendersela con loro è fuori posto, l’impegno negli allenamenti c’è sempre stato. Gli è venuto secondo noi a mancare quello “spirito” che in partita può arrivare solo dalla panchina, con continue sollecitazioni da parte di un mister in grado di stimolarli e motivarli. Riuscirà Maccoppi a togliere le castagne dal fuoco? Non è così semplice come qualcuno probabilmente ha pensato. Nelle ultime tre gare si è segnato solamente una rete e se ne sono subìte 6. Continuando di questo passo i conti non torneranno mai. Sono questi i problemi attuali dell’ACB, problemi tecnico-tattici: non si vince più una partita dalla 14.esima giornata (2-0 al Vaduz) e domenica siamo alla ventesima! Smettiamola allora di diffondere “cattivi pensieri” sullo stadio (“l’è tutto da rifare” – direbbe il grande Ginettaccio, tutto forse no perché è stato rifatto per l’atletica…), se mai parliamone quando sarà il momento. Non ci sembra al momento (quella dello stadio) un’esigenza pressante.
A questo punto bisognerà triplicare le forze se si vorrà continuare a cullare speranze di promozione. I risultati di venerdì ci dicono che il ritardo dalle posizioni che contano (terzo posto incluso) anziché diminuire è aumentato. Non solo, in classifica si è registrato persino il sorpasso dello Sciaffusa (renani con una gara in più, ovvio, ma con una migliore differenza reti, ndr). È da troppo tempo che il Bellinzona rincorre l’ottava vittoria (le sconfitte sono 10, tante quante quello dello Xamax), in caso di un’ulteriore battuta d’arresto al Bergholz volenti o nolenti bisognerà cominciare a guardarsi alle spalle.
Siamo a una svolta della stagione che potrebbe anche risultare decisiva. Maccoppi è impegnato nel tentativo di recuperare il tempo perduto dopo l’allontanamento di Raineri. Ritardo che potrebbe avere condizionato la preparazione, non tanto sul campo – una sola amichevole degna di nota – quanto nella testa dei giocatori che giustamente si sono chiesti per settimane chi sarebbe stato il nuovo allenatore, il terzo in stagione. Prendersela con loro è fuori posto, l’impegno negli allenamenti c’è sempre stato. Gli è venuto secondo noi a mancare quello “spirito” che in partita può arrivare solo dalla panchina, con continue sollecitazioni da parte di un mister in grado di stimolarli e motivarli. Riuscirà Maccoppi a togliere le castagne dal fuoco? Non è così semplice come qualcuno probabilmente ha pensato. Nelle ultime tre gare si è segnato solamente una rete e se ne sono subìte 6. Continuando di questo passo i conti non torneranno mai. Sono questi i problemi attuali dell’ACB, problemi tecnico-tattici: non si vince più una partita dalla 14.esima giornata (2-0 al Vaduz) e domenica siamo alla ventesima! Smettiamola allora di diffondere “cattivi pensieri” sullo stadio (“l’è tutto da rifare” – direbbe il grande Ginettaccio, tutto forse no perché è stato rifatto per l’atletica…), se mai parliamone quando sarà il momento. Non ci sembra al momento (quella dello stadio) un’esigenza pressante.
Stefano, si parte per Wil
con un carico di speranze?
“Sicuramente, siamo molto fiduciosi. Ci siamo preparati bene a questa trasferta. Sappiamo che andiamo a incontrare una squadra che ci può mettere in difficoltà perché loro davanti sono veramente imprevedibili. Abbiamo ‘studiato’ la partita l’intera settimana (sabato seduta di un’ora e mezza sul mezzogiorno prima della partenza in pullman, ndr), direi che tutto ha funzionato per il meglio: ho visto i ragazzi belli concentrati. Mi aspetto una squadra compatta che possa reagire nel momento in cui conquista palla”.
“Sicuramente, siamo molto fiduciosi. Ci siamo preparati bene a questa trasferta. Sappiamo che andiamo a incontrare una squadra che ci può mettere in difficoltà perché loro davanti sono veramente imprevedibili. Abbiamo ‘studiato’ la partita l’intera settimana (sabato seduta di un’ora e mezza sul mezzogiorno prima della partenza in pullman, ndr), direi che tutto ha funzionato per il meglio: ho visto i ragazzi belli concentrati. Mi aspetto una squadra compatta che possa reagire nel momento in cui conquista palla”.
Il tuo debutto non è stato
fortunato:
“È chiaro che le sconfitte sono una delusione per tutti. Esistono nel calcio come in altri sport e nella vita. Rappresentano comunque un passaggio di crescita, insegnano a migliorarsi”.
“È chiaro che le sconfitte sono una delusione per tutti. Esistono nel calcio come in altri sport e nella vita. Rappresentano comunque un passaggio di crescita, insegnano a migliorarsi”.
Duelli e contrasti sono sempre
stati un tema a te caro…
“Sono il credo di qualsiasi allenatore… (abbozza un sorriso, ndr), se non vinci i contrasti raramente riesci a vincere la partita (è successo domenica scorsa, ndr)”.
“Sono il credo di qualsiasi allenatore… (abbozza un sorriso, ndr), se non vinci i contrasti raramente riesci a vincere la partita (è successo domenica scorsa, ndr)”.
Tutti presenti?
“No, non è purtroppo disponibile Syar Doldur, ma ci sarà Andrés Schetino (l’ex Fiorentina è pronto al suo debutto ufficiale in granata). Per quanto riguarda Dragan Mihajlovic decideremo domani (piccolo problema alla schiena, il suo recupero sembra comunque possibile; come dire che vedremo il miglior Bellinzona dell’anno seppure sempre privo dell’infortunato Andrea Padula, ma con Tiago Miranda - nella foto al centro - pronto a battersi al top da ex, ndr)”.
“No, non è purtroppo disponibile Syar Doldur, ma ci sarà Andrés Schetino (l’ex Fiorentina è pronto al suo debutto ufficiale in granata). Per quanto riguarda Dragan Mihajlovic decideremo domani (piccolo problema alla schiena, il suo recupero sembra comunque possibile; come dire che vedremo il miglior Bellinzona dell’anno seppure sempre privo dell’infortunato Andrea Padula, ma con Tiago Miranda - nella foto al centro - pronto a battersi al top da ex, ndr)”.
Cambierai qualcosa nella
formazione?
“Vedremo… (il Bellinzona del secondo tempo nonostante le due reti subìte è indubbiamente apparso più in palla di quello del primo, inoltre ci sarà uno Schetino in più! – ndr)".
“Vedremo… (il Bellinzona del secondo tempo nonostante le due reti subìte è indubbiamente apparso più in palla di quello del primo, inoltre ci sarà uno Schetino in più! – ndr)".