CALCIO
Lugano, i segnali di pericolo c'erano tutti
La partita di domenica contro il Lucerna dev'essere l'occasione per un riscatto immediato
Pubblicato il 07.02.2023 09:24
di Silvano Pulga
A Winterthur, a fine partita, anche se ci sarebbero stati spazi per discutere alcune scelte arbitrali discutibili, nessuno ha cercato alibi. Non si può non dire, infatti, che in terra zurighese non si sia fatto un passo indietro. Lo ha ammesso con schiettezza anche Mattia Croci Torti a fine gara: bisogna fare qualcosa in più per rimanere nella parte che conta della graduatoria. La squadra bianconera, tutto sommato, non si è disimpegnata male in avanti, contro una squadra che, diverse volte in stagione, ha fatto della compattezza difensiva un’arma vincente (e non sono una coincidenza le vittorie di misura in casa, ottenute senza far segnare gli avversari): certo, è mancato (come altre volte in stagione) la conclusione decisiva, l’ultimo tocco: ma può accadere. Ecco, forse, con squadre così chiuse e organizzare dietro, forse si dovrebbe provare, con più decisione, il tiro da fuori, considerando che diversi interpreti, tra i bianconeri, sono in possesso di questo fondamentale. Dopodiché, in più di un’occasione Aliseda ha dimostrato di essere in grado di far bene nei duelli individuali, così come Amoura, quando è entrato: e questa è una buona notizia. 
Dietro, invece, è mancata un po’ di attenzione ancora una volta: Espinoza, che pure ha dimostrato di avere una buona propensione per il gioco offensivo (bella la palla servita a Sabbatini in area nella prima frazione), ha invece fatto vedere di non avere ancora la giusta intesa con i compagni di reparto, perdendosi Di Giusto, l’uomo più pericoloso dei biancorossi, in occasione del gol decisivo, incassato durante una ripartenza avversaria. Probabilmente, l’assenza di Allan Arigoni ha inciso più del dovuto: e magari è a questo che pensava il Crus, commentando nel finale con la stampa l’incontro, quando ha parlato di necessità di fare dei passi in avanti. 
Peccato, perché il secondo posto è stato momentaneamente perduto, in una classifica che, come da tradizione, si sta accorciando, per effetto dei buoni risultati di chi sta dietro. Ovviamente, questo inciampo non va a inficiare quanto di buono fatto sinora: guai se accadesse. Però, sicuramente, servirà lavorare in settimana, andando soprattutto a perfezionare i raccordi tra centrocampo e retroguardia i quali, con l’ingresso (per forza di cose) di alcune seconde linee sono apparsi un po’ fragili. La prossima in casa col Lucerna arriva al momento giusto: una partita casalinga, contro un avversario molto fisico e motivato, potrebbe essere l’occasione giusta per ritrovare il risultato. In questo momento, come bene sa Croci Torti, è molto importante anche l’aspetto mentale, e vincere ha il suo peso, nonostante le assenze e le difficoltà oggettive. 
Del resto, in sede di conferenza stampa di presentazione della sfida alla Schützenwiese, il Crus aveva ben chiare le insidie contro le quali si sarebbe dovuto confrontare, le quali si sono puntualmente palesate: dal campo difficile all’ambiente, passando per qualche problema d’intesa tra i reparti. Non è andata bene, anche per una concomitanza di fattori negativi (errori di mira e, come abbiamo già scritto all’inizio, qualche interpretazione da parte dell’arbitro di alcune situazioni che altri, magari, avrebbero giudicato diversamente). Tuttavia, il calcio è frenetico e, forse, in questi casi, non c’è come l’occasione di poter ritornare subito in campo a fare da medicina. Certo, il Lucerna, soprattutto quello visto contro la capolista Young Boys, è un avversario tosto e rispettabile: e va benissimo, perché i cali di tensione saranno esclusi. Arrivederci a Cornaredo domenica prossima, quindi.