IL LUGANOLOGO
Domenichelli e Gianinazzi rialzano la testa
Direttore sportivo e allenatore stanno finalmente raccogliendo i frutti del loro lavoro
Pubblicato il 07.02.2023 10:07
di Doriano Baserga
Si va in pausa, questa volta con un’altra sensazione. Quale? Quella di un Lugano ritrovato. Sì, come avevamo detto un paio di settimane or sono, questa squadra è cambiata. Non so cosa sia esattamente successo, ma ora vedo un gruppo più motivato e convinto.
Speriamo che questa interruzione del campionato, con otto giocatori che andranno con le varie nazionali, non rallenti il buon momento dei bianconeri. Ma non credo che accadrà.
Queste ultime partite sono una vittoria anche per Hnat Domenichelli, il cui mercato aveva fatto storcere il naso a tanti e per Luca Gianinazzi, (foto Putzu) che ovviamente ha avuto bisogno (e lo avrà ancora) di tempo per affermarsi ai più alti livelli. Ma l’impressione, dall’inizio, è che la stoffa ci sia.
Insomma, il roster di questo Lugano non è così male e i risultati che stentavano ad arrivare a inizio stagione erano oggettivamente difficili da spiegare. Anche dopo il cambio di allenatore.
Ma tant’è. Meglio tardi che mai, soprattutto in un campionato di hockey lungo e che fortunatamente ha aspettato anche chi sembrava destinato a una stagione di sofferenza.
Il Lugano ha vinto sei delle ultime sette partite, dimostrando, al di là del risultato, di avere finalmente idee chiare e spirito vincente. Lasciamo ovviamente perdere la batosta col Friborgo, che adesso possiamo decisamente archiviare come “incidente di percorso”.Ma torniamo a Domenichelli, criticatissimo per il mercato ma che a conti fatti non mi sembra abbia sbagliato granchè. Anzi. Oltretutto con un budget inferiore a Zugo, Zurigo, Berna, Ginevra,Losanna e forse anche a Bienne e  Friborgo.
Certo, Kaski non ha reso come ci si aspettava, ma dare la colpa al DS mi sembra un’esagerazione. Il palmarès del giocatore faceva pensare a tutt’altra cosa e il suo rientro in patria, numeri alla mano, dimostrano che il giocatore era valido. E poi, diciamolo francamente, ci sta “sbagliare” uno straniero su otto, o no?
Senza contare il coraggio dimostrato da Domenichelli, che, ovviamente con l’avallo della società, ha promosso Gianinazzi in prima squadra e poi lo ha difeso a denti stretti con la famosa frase “sarà il mio ultimo allenatore”. Una bella fiducia, non c’è che dire.
E il Giana? Vabbè, sembra un predestinato, un tecnico giovane che sa già dosare bastone e carota, che non si scompone mai nemmeno nei momenti più delicati. Mi è sempre piaciuto e spero che per tanti anni possa ancora essere l’allenatore dell’HC Lugano.
La chiusura su Arcobello, mi sembra doverosa. Criticatissimo, prima per aver condotto la rivolta contro McSorley e poi per lo scarso rendimento in campo, il capitano è tornato in questo 2023 a fare quello di cui è capace e per cui gli è stato prolungato il contratto durante la scorsa estate. Un valore sicuro, su cui proprio Domenichelli non ha mai avuto dubbi.
PS: al DS chiedo di fare un piccolo miracolo, quello di tenere un portiere come Schlegel. Il Lugano ne ha assoluto bisogno. E sapendo che oltretutto piace all’Ambrì…