Calcio
Il City rischia la retrocessione
Il club è sotto inchiesta, la Premier ha avviato un'indagine
Pubblicato il 11.02.2023 08:59
di A. L.
Il City è sotto inchiesta. La Premier League ha reso noto che il club avrebbe compiuto “numerose violazioni delle regole finanziarie” nel corso di diverse stagioni, ammonterebbero a 100. Le informazioni contabili fornite non sarebbero “veritiere”.
La proprietà, assieme al Psg, detiene il record mondiale degli investimenti effettuati. Un diluvio di denaro per acquistare giocatori e per pagare i loro lauti stipendi.
A partire dal 2011-12 la classifica del saldo tra le spese e le vendite è capeggiato con un segno negativo proprio dagli inglesi, nello specifico: un deficit di oltre mille milioni di euro.
È arrivato Guardiola e i costi si sono impennati. Una macchina capace di spendere, per ingaggiare i migliori. Nessuno paga i giocatori come il City: solo De Bruyne e Haaland guadagnano oltre 20 milioni di euro. Si tratta di una politica utilizzata pure per indebolire la concorrenza.
Il giudizio sulla vicenda verrà affidato a una commissione indipendente, esaminerà le accuse e potrà applicare eventuali sanzioni.
I vertici del campionato si sono riuniti e ben 19 club richiedono una pena esemplare, si parla di retrocessione. Un fronte comune compatto e deciso, disposto a dare battaglia su ogni questione, in merito alla complessa procedura. Emerge la forte preoccupazione che le regole sarebbero state infrante e si teme un danno di immagine.
La Premier è un prodotto, un modello considerato vincente e che non ha rivali. Ha una popolarità planetaria, che non può essere scalfita e che deve essere garantita
Nessuno può inficiare la nomea di competizione pulita e concorrenziale.
A difendere pubblicamente il club è stato direttamente Guardiola.
Lo spagnolo ha assicurato che non intende muoversi da Manchester.
E ha attaccato: “Siamo già stati condannati. Siamo fortunati a vivere in un paese meraviglioso in cui tutti sono innocenti fino a prova contraria”.
Concludendo: “Ci sono 19 squadre in Premier che ci accusano senza darci la possibilità di difenderci, sono convinto che sarà riconosciuta la nostra innocenza”.
Mentre in Italia con la Juve si procede spediti, in Inghilterra per la sentenza finale potrebbero passare anche due anni.
Chi l'avrebbe mai detto!