CALCIO
Il Bellinzona si è perso
I granata cadono anche contro lo Sciaffusa e non segnano da quattro partite
Pubblicato il 12.02.2023 17:44
di Enrico Lafranchi
La gioia da tre punti non si è vista nemmeno oggi, allo stadio Comunale davanti a poche centinaia di spettatori il Bellinzona si è di ben nuovo inchinato di fronte allo Sciaffusa. Dire che non c’è stata partita è esagerato, però di gioco se ne è visto ben poco (per la verità su entrambi i fronti). La differenza è che i renani la vittoria l’hanno cercata subito, mostrando una manovra migliore per tutta la durata della partita. I granata non è che sono stati a guardare, hanno manovrato a loro volta senza però rendersi veramente pericolosi, tanto che il portiere degli sciaffusani, Francesco Ruberto, di palle ne ha toccate pochissime. Nessuna, addirittura, nel secondo tempo quando bisognava recuperare la rete firmata da Navarro dopo 10 minuti.
Anche nel primo tempo il portiere di origini calabresi è rimasto pressoché senza lavoro, fatta eccezione per un paio di interventi. Dal disastro generale (Centinaro e Chacon fuori fase, solo per fare due nomi) salviamo Romero, Schetino e Mihajlovic, quest’ultimo incomprensibilmente sostituito in una fase di gioco in cui era ancora lecito rimettere in equilibrio la partita. Il più in palla è sembrato Souza, anche se lontano dai suoi guizzi abituali. Sullo 0-2 è uscito anche Cortelezzi (l’uruguagio ha fallito una ghiotta occasione ma è avventato dire che quel gol mancato avrebbe cambiato la fisionomia della partita) per fare posto a Pollero. Eppure i gol da recuperare erano diventati due! Gli uomini di Yakin avevano raddoppiato (doppietta di Navarro) proprio in quell’istante (63esimo minuto).
A dire il vero i tre cambi effettuati da Maccoppi al 46’, sono entrati Samba, Doldur e Dixon, sembrava avessero dato nuova linfa a un attacco che si arenava al limite dell’area. Ma si è tratto di un fuoco di paglia. Gli ospiti di fronte a errori inconcepibili (mai due passaggi di seguito perfetti, contrasti persi a valanga) hanno ripreso il comando delle operazioni. Al Bellinzona sarebbe servita molta più aggressività. Nemmeno con in campo Samba (irriconoscibile il goleador di Prima Promotion) e Pollero (giù di corda) di palloni in area avversaria se ne sono visti solo su palle inattive. Dove era Tosetti? Insomma, come avevamo già scritto alla vigilia, i ‘progetti’ per il terzo posto devono essere ridimensionati. “È un momento difficile – fa notare – Gaetano Berardi - nel senso che proviamo sempre a dare il massimo cercando di fare del nostro meglio. Non ci stiamo riuscendo, è già da tempo che cerchiamo di capire come risolvere la situazione. Sapevamo dell’importanza della partita, avevamo di fronte un avversario sicuramente alla nostra portata, purtroppo in questo momento perdiamo contro tutti. Dobbiamo guardare avanti, non mollare mai. Non c’è tempo per piangere”.
Tre partite, tre sconfitte non è un bel biglietto di visita quello che presenta ai giornalisti Stefano Maccoppi: “Quello che ho cercato di fare in queste tre settimane è proprio l’unità di intenti. La stiamo cercando (l’unità, ndr), insieme a un maggiore equilibrio tattico. Dovremo lavorare anche sulla situazione mentale che esula comunque dal campo”. 
C’è poco da aggiungere. La squadra non ha avuto una buona reazione già sullo 0-1. Non c’erano mancanze nell’organico, ma invece di crescere questo Bellinzona dà l’impressione di una squadra che ha perso la sua identità. Il Comunale è diventato terra di conquista, non si può certamente andare avanti a sbagliare partite in questo modo.