Cosa sta
succedendo al Lugano?
Una sola vittoria
nelle ultime 14 gare, la peggior media punti di questo 2021 e soprattutto negli
occhi ancora la triste e spenta prestazione di Losanna.
Angelo Renzetti,
presidente dei bianconeri, è intervenuto come di consueto nel post partita sulla nostra pagina facebook di ecodellosport.ch.
Presidente cosa vi
sta capitando?
“Nulla di
particolare, è semplicemente un periodo negativo. Oggi mancavano tre dei cinque
difensori centrali e perciò i meccanismi ne hanno risentito. A centrocampo
mancavano Custodio e anche Bottani, perciò senza prendere scuse direi che
le assenze erano importanti”.
Però non c’è mai
stata partita contro il Losanna.
“È vero, potevano
darcene cinque: loro hanno giocato benissimo, sempre con la squadra alta sono
arrivati a tirare spessissimo in porta. Mi sono sembrati anche molto più
preparati di noi fisicamente”.
E adesso cosa si
fa?
“Adesso è arrivato
il momento di rendersi contro che inizia la lotta per la salvezza. Molti “professori”
ridevano quando parlavo della necessità di avere un piano B ma per fare risultato
nel calcio bisogna avere un gioco e più soluzioni. Con Zeman avevamo una
squadra molto meno competitiva e ci siamo salvati soltanto grazie al gioco”.
Ma cosa è
successo a una squadra che nel girone di andata andava a gonfie vele?
“Ci sono tante
cose che non vanno, è un po’ come il covid che diventa letale se ci sono già
altre malattie pregresse. Noi abbiamo tante piccole cose che non vanno e che
minano la fiducia della squadra in questo momento. Oggi credo che tutti si
siano resi conto quanto sia difficile salvarsi: questo è il campionato più difficile
degli ultimi anni e credo che ci si salverà soltanto all’ultima giornata”.
Lei ha parlato
anche di provvedimenti da prendere: cosa intende?
“Credo che sia
giunto il momento di parlarsi, di fare qualcosa o modificare quanto è stato
fatto finora. Ci serve assolutamente un risultato per sbloccarci”.
Bisogna cambiare
anche qualcosa a livello di gioco o di modulo?
“Ormai la nostra
filosofia calcistica è orientata prevalentemente all’aspetto
difensivo e a questo punto non si può pensare di stravolgere tutto: non abbiamo
il tempo per farlo. Dobbiamo andare avanti così ricompattandoci già dalla
partita di giovedì a Sion”.
Anche il Sion,
sconfitto oggi dal Vaduz, non se la passa benissimo.
“Noi pensiamo che
quella di Sion possa essere la partita della svolta ma sono sicuro che anche
loro sono convinti di poter fare risultato contro di noi”.