Finalmente! I granata hanno
conquistato un punto sul campo del lanciatissimo Losanna. Pareggio sudato e
sofferto. Ma meritato! Si è vista in campo una squadra compatta e determinata.
È da sottolineare soprattutto la sua forza di carattere. Sotto di una rete i
granata hanno resistito agli assalti aggressivi dei vodesi riuscendo qua e là a
reagire e a rendersi a loro volta pericolosi con Sousa e Cortelezzi. Proprio il
numero 10 dopo una ghiotta occasione mancata d’un soffio è riuscito a metterla
dentro. Ci era già riuscito alla Tuilière in novembre! Ma non è stata la
fotocopia di quella partita, la squadra di Magnin è cresciuta visibilmente settimana
dopo settimana, era reduce da tre vittorie consecutive e ovviamente puntava al
poker. Non ha però fatto i conti con un Bellinzona che, ben si può dire, è
diventato la sua “bestia nera” (7 punti persi!). Un Bellinzona aiutato dalla
fortuna, questo è vero, ma la fortuna bisogna anche andare a cercarsela. Tre
legni sul conto dei padroni di casa che nelle loro scorribande offensive hanno
creato un numero inverosimile di palle gol riuscendo tuttavia a metterla dentro
solo una volta con il solito Labeau, capocannoniere di ChL (15 centri). Sugli
scudi Kiassumbua che ha parato tutto, veramente tutto, bravissimo! Schetino si
è fatto valere per fisico e intraprendenza. Con Mihajlovic, come sempre
importante anche nella creazione, e Tosetti che Maccoppi sta rivitalizzando
dopo le ‘magre’ patite con Raineri (è stato in campo per tutta la gara), il
centrocampo ha dimostrato di essere adeguatamente agile e organizzato. Per non
dire della difesa (Miranda in grande crescita, un ‘leone’!) che ha
adeguatamente protetto lo specchio della porta, cosa che nelle ultime uscite
aveva lasciato assai a desiderare. Possiamo parlare di un buon Bellinzona,
fermo restando che bisogna stare con i piedi per terra anche perché c’è in
vista un’altra ‘terribile’ trasferta (al Brügglifeld, domenica prossima). Non
bisogna illudersi, chiaro, ma il punto incamerato dopo settimane e settimane (addirittura
mesi…) di sofferenza fa morale, e come. Ed è comunque da valutare tonificante
se guardiamo alla squadra che sta sul fondo: lo Xamax è ora a 11 lunghezze. È
piaciuto l’atteggiamento, si è rischiato di perderla anche questa ma a ben
guardare la si sarebbe anche potuta vincere… Nell’ultimo quarto d’ora poteva in
effetti succedere il peggio con i locali che hanno però dovuto accontentarsi di
un altro palo a a 7 minuti dalla fine.
La compagine vodese ha confermato
le sue grandi qualità, è forte di giocatori – come l’ex bianconero Custodio –
che ne impreziosiscono il suo gioco. Da come si era riproposta nel girone di
ritorno sembrava inattaccabile ma dopo questo passo falso (il pareggio per loro
equivale a una sconfitta) sembrerebbe che qualche meccanismo sia tornato a non
funzionare (male perché venerdì c’è la sfida clou sul campo della capolista).
Per quanto riguarda l’ACB c’è invece la sensazione che i forti segnali lasciati
da Bentancur durante tutta la settimana (ne abbiamo parlato) siano stati
benefici visto che alla Tuilière i ‘soldati’ hanno veramente combattuto uomo
contro uomo con la baionetta. Maccoppi è riuscito a ottenere il meglio da tutti
indistintamente: “Ha funzionato al top il collettivo, sono contento della
prestazione (e del risultato, ovvio). Ritrovare il sapore del risultato è stata
una gran bella sensazione per noi tutti. I ragazzi sono rimasti con la testa
nel match sino all’ultimo secondo, è l’attitudine che mi aspettavo” – ha
dichiarato (finalmente a cuor leggero…).