CALCIO
Adesso il Crus cosa farà?
Dopo l'esperimento riuscito di Berna, c'è curiosità di vedere come giocherà il Lugano col Basilea
Pubblicato il 21.02.2023 13:34
di L.S.
Una bella partita, un pareggio che poteva anche essere una vittoria. A Berna il Lugano ha forse disputato la miglior partita della stagione.
Dopo un girone di andata decisamente positivo, in questo inizio di 2023 i bianconeri, complici anche alcune pesanti assenze, era sembrati un po’ impolverati.
Una manovra meno sciolta, giocatori poco brillanti e “solo” cinque punti nelle prime quattro partite.
E se è vero che la squadra di Mattia Croci-Torti non aveva mai veramente subìto la forza degli avversari, si avvertiva che qualcosa non andava come ci si aspettava.
La svolta sabato sera al Wankdorf, in uno stadio difficile, su un sintetico duro e ghiacciato, contro la fisicità di uno Young Boys che sta letteralmente dominando questo campionato.
C’erano tutte le premesse per rischiare la figuraccia e invece il Lugano è uscito da questa partita rinforzato, con una bella infusione di autostima. Partite del genere possono rilanciare la stagione, cambiare l’atteggiamento di una squadra, darle quella fiducia che durante un campionato può anche venir meno.
Il Crus, viste anche le assenze, ha deciso di inventarsi qualcosa. Lo aveva fatto capire che avrebbe dovuto fare qualcosa di diverso e così, a parte la posizione di Doumbia nei tre centrali di difesa e quella di Macek a gestire la fascia destra, il tecnico bianconero ha rivoluzionato il modo di giocare della sua squadra.
Una questione di attitudine ma soprattutto di comportamento in campo dei vari giocatori, a cui il Crus ha chiesto uno sforzo diverso. E non era scontato che i suoi uomini rispondessero in questa maniera.
Giocare uomo contro uomo contro una squadra come l’YB non è affatto facile, ma la mossa ha pagato. I bernesi di Wicky sono stati letteralmente sorpresi dall’atteggiamento dei bianconeri, che si sono subito trovati a proprio agio con questo stile di gioco e già nei primi minuti della partita hanno saputo creare un paio di clamorose palle gol. Situazioni che a Berna non si vedono tanto spesso da parte degli avversari.
Uomo contro uomo anche in difesa, dove Hajrizi sembra a suo agio dove può tirar fuori la corazza da gladiatore, mentre Doumbia con la sua spinta ha saputo dare impulsi importanti quando il Lugano recuperava la palla ed era in grado di verticalizzare la manovra in maniera perentoria.
Ai bianconeri si sono aperti spazi inconsueti, praterie nelle quali poter far male alla capolista e la rete di Valenzuela, con Steffen che trova liberissimo l’argentino, ne è l’emblema. YB completamente sbilanciato e occasioni da rete che fioccavano. Clamorose le prime due avute da Belhadj.
Il Crus si è ispirato a squadre come Atalanta, Torino o Hellas Verona, che in Italia attuano questo tipo di calcio. Soprattutto Gasperini ne è un illustre maestro e ormai da qualche anno sta facendo bene sia nella Penisola che in Europa.
Stili di calcio ovviamente diversi da quelli predicati da allenatori come Guardiola, Sarri o De Zerbi, che preferiscono un calcio veloce ma più ragionato, con il possesso palla a farla da padrone. Anche se a dire la verità, il City di Guardiola è soltanto un lontano parente del Barcellona del Tiki-Taka.
Filosofie diverse, modi di vivere e pensare il calcio e ovviamente di rose a disposizione.
Dietro a questa nuzova interpretazione c’è ovviamente un grande lavoro di preparazione, che il Crus, da quello che sembra, ha appena iniziato.
Anche se a dire la verità, in questo suo anno e mezzo, il Lugano è cambiato molto rispetto alla squadra più sparagnina che eravamo abituati a vedere con Jacobacci o Tramezzani.
Ora bisognerà capire se, vedendo la prestazione di sabato, sarà portato a continuare su questa strada.
La domanda è semplice: che Lugano vedremo domenica a Cornaredo contro il Basilea?
Il Crus ripartirà dalla partita con l’YB o farà un passo indietro? In questo senso il ritorno di Mai e lo spostamento di Doumbia nella sua posizione naturale di centrocampista, non dovrebbero inficiare lo stile di gioco visto al Wankdorf. Il tedesco, che prima dell’infortunio era diventato il vero leader della difesa, sembra adattissimo anche a questo tipo di gioco.
E poi ci sarà forse il rientro di Bottani che potrebbe per certi versi fungere da vero ago della bilancia: come si adatterebbe il numero dieci a questo cambio in corsa a livello tattico?
Il Crus ha sempre detto che con Bottani il Lugano gioca meglio, ma la squadra che ha giocato sabato non aveva il fantasista in campo.
E adesso come la mettiamo?
Il tecnico ha ancora qualche giorno di tempo per pensarci.
(Foto presa da Le Matin)