CALCIO
Cartellino rosso per Ludovic Magnin
L'allenatore del Losanna attacca il Bellinzona, Berardi lo ignora: intanto un'Ambulanza...
Pubblicato il 22.02.2023 09:19
di Enrico Lafranchi
Ieri pomeriggio, martedì, un’ambulanza è stata notata sul campo C dove i granata stavano ultimando l’allenamento. Niente di grave, Ocampo si è ferito a una gamba in un contrasto. Allarme subito rientrato. È stato il mister stesso ad aprire i cancelli all’automezzo, entrato sul terreno da gioco in modo da consentire allo staff medico di ‘barellare’ sul posto il calciatore. Come si vede non solo calcio all’ACB: organizzazione perfetta in tutto e per ogni esigenza! Maccoppi non era in vena di parlare della partita alla Tuilière dove si è vista tanta volontà e tanto entusiasmo e da dove il Bellinzona si è portato via un bel punto ma anche le malignità del tutto gratuite di Ludovic Magnin. Evita però di pronunciarsi sulle infelici (è dire poco) dichiarazioni che il tecnico dei vodesi ha rilasciato ai media locali. Arrabbiature che hanno sicuramente una spiegazione nel bilancio delle tre gare sino qui disputate dalle due formazioni. Il suo Losanna non ne ha vinte neanche una!
Eccolo allora ‘sparare’ a zero già in apertura dell’intervista a Le Matin: “A noi non piace essere provocati”! Che cosa avrà voluto dire? Probabilmente che l’avversario non ha badato al sottile, ha picchiato duro. Ma che loro non ci sono cascati, non hanno risposto alle provocazioni. Un inizio di intervista, insomma, per dare un’immagine negativa del Bellinzona, quella di squadra anti-calcio. (Per usare la sua stessa terminologia: “una squadra al limite della correttezza, che distrugge il gioco, sferra colpi ‘proibiti’ e… trattiene per le maglie”). Ma siamo così sicuri sulle rive del Lemano che i granata siano dei “picchiatori” e loro degli “angioletti”? In uno degli scontri diretti giocati sino qui i vodesi hanno compiuto addirittura 10 falli in più e incassato un maggior numero di cartellini gialli.  Quisquilie, dirà qualcuno. Magnin è naturalmente libero di arrabbiarsi. Non è però da persona elegante manifestare questi ‘cattivi’ pensieri (che indirettamente sono indirizzati al Ticino calcistico che gli ha pure dato da mangiare da giocatore). Probabilmente qualche problema ce l’avrà anche lui da allenatore visto che il Losanna, partito come squadra ammazza campionato, figura “solo” al terzo posto della classifica a 6 punti dalla capolista. Distacco che potrebbe ulteriormente gonfiarsi venerdì alla Lidl Arena dove è in programma Wil-Losanna. È davvero spiacevole che Ludovic Magnin, allenatore di indubbio carisma, abbia voluto sfogarsi dando questa immagine distorta dell’ACB. Ma rallegriamoci, come traspare dalle parole di Gaetano Berardi, che si trova bene sia con i compagni di squadra che con la società, il clima a Bellinzona è perfetto. E si gioca a calcio!
Gaetano, partiamo da Sion tua precedente ‘stazione’. Rispetto a Bellinzona che cosa è cambiato?
“Sion è una società più grande, vanta da tempo una squadra affermata in Super League mentre il Bellinzona sta venendo fuori dopo anni di difficoltà. Se vogliamo è questa la più grande differenza”.
 Che cosa ti piace in particolare della squadra? 
“C’è un bel gruppo all’interno che lavora bene. I ragazzi sono sempre a disposizione, ascoltano il mister. Questo mi piace, significa che c’è anche la voglia di prendersi delle responsabilità”.
A Losanna avete mostrato grande caparbietà: 
“C’è stata una bella reazione da parte di tutti, abbiamo lottato come ci hanno chiesto il mister e lo staff. La partita è stata preparata molto bene”.
C’eravate pienamente con la testa, possiamo dire che questa ‘caratteristica’ finalmente ha funzionato al top? 
“Beh, al top se avessimo vinto… (sorride, poteva però succedere anche questo negli ultimi minuti, ndr). Diciamo che l’atteggiamento era quello giusto (battagliero, mai arrendevole). Già in settimana si cerca di spingere al massimo, lavoriamo forte con il mister. Anche prima era così, ma andavamo in difficoltà, è difficile da spiegare. Adesso dobbiamo trovare la compattezza per portare via il maggior numero di punti possibili”.
Cosa avete pensato voi giocatori del ‘trattamento’ che avete ricevuto da Magnin? 
“Ne abbiamo sentito parlare, poi abbiamo letto… A me tuttavia interessa poco (all’interno dello spogliatoio è stato incollato un ‘quadretto’ con le ‘dicerie’ del mister vodese…, ndr), penso sia così anche per i miei compagni. In fondo queste dichiarazioni ci fanno pensare che li abbiamo messi in difficoltà visto che abbiamo fatto punti sia in casa (3) che fuori (2). In un certo senso posso anche capirla l’amarezza di Magnin se ci definisce in questo modo… (sabato 8 aprile, data dell’ultimo scontro diretto, al Comunale Ludovic farà certamente salire l’applausometro e chissà che non si registri un record d’affluenza! - Ndr)”.
Domenica giocate al Brügglifeld dove con mister Raineri avete compiuto un exploit: un’altra “patata bollente”? 
“Quella giocata all’andata ad Aarau è stata una partita sofferta che abbiamo meritato di vincere (0-1, gol di Mihajlovic). Quel mercoledì sera al Brügglifeld abbiamo proprio avuto l’atteggiamento dimostrato domenica scorsa contro il Losanna. Ci attende un compito molto difficile, anche loro hanno bisogno di punti. Se saremo coesi come in quest’ultima settimana penso che potremo di nuovo assaporare una bella soddisfazione”. 
Possiamo stare certi che i ragazzi tireranno fuori l’orgoglio anche su suolo argoviese. Un altro risultato positivo cancellerebbe, speriamo definitivamente, tutte le illazioni gratuite fatte in questi ultimi tempi (sino a settimana scorsa) sul patron Bentancur (che sta lavorando su più fronti per allestire una squadra ancora più competitiva) e lo stesso Maccoppi.