CALCIO
Il progetto Degen è appena iniziato
Il Basilea che gioca oggi a Cornaredo è una società ancora in evoluzione
Pubblicato il 26.02.2023 05:23
di L.S.
Riportare il Basilea in alto, agli antichi splendori, quando dominava in Svizzera e recitava un ruolo importante anche in Europa.
È questo l’obiettivo dichiarato di David Degen, azionista di maggioranza del Basilea, ex giocatore rossoblù con 17 presenze in nazionale. Uno che la maglia renana ce l’ha tatuata addosso e che nel maggio del 2021, dopo ruvide battaglie interne, comprò il 91,96% del 75% azioni che possedeva l’allora presidente Bernhard Burgener, contestatissimo dalla tifoseria.
Qualche mese più tardi Degen vendette una parte delle sue azioni a personaggi importanti e influenti di Basilea, restando comunque il maggior azionista con il 40% del pacchetto azionario.
Degen è la speranza, l’uomo che ha promesso di detronizzare lo Young Boys e far rivivere al popolo renano le memorabili notti magiche del St. Jakob Park, visitato dalle più blasonate squadre del continente, che spesso se ne tornavano a casa con le pive nel sacco.
Ricordi indelebili che la tifoseria renana ha tanta voglia di rinverdire.
Ci vorrà ancora un po’ di tempo e sicuramente tanta pazienza.
Dopo quasi due anni di gestione, il Basilea di Degen è ancora un progetto in divenire: al di sotto delle attese in termini di risultati e in questo momento senza un allenatore. O meglio, con il suo direttore sportivo Heiko Vogel che ha assunto le redini della squadra al posto di Alex Frei, che dopo l’entusiasmante promozione ottenuta a Winterthur, è stato cacciato lo scorso 7 febbraio.
Finora la cura Vogel sembra funzionare: una vittoria e un pareggio in campionato e una qualificazione in Conference League.
Giovedì sera infatti la sua squadra si è qualificata per gli ottavi di finale eliminando i temibili turchi del Trabzonspor al termine di un doppio confronto molto complicato.
Nel prossimo turno, quale unica squadra svizzera ancora in lizza, il Basilea affronterà lo Slovan Bratislava.
Oggi i renani saranno invece di scena a Cornaredo, per affrontare quel Lugano di Mattia Croci-Torti contro il quale quest’anno hanno sempre perso. Due partite, senza segnare nemmeno una rete. Cambierà qualcosa con Heiko Vogel in panchina? Vedremo.
Una cosa è certa: il Basilea, che si trova a tre punti dai bianconeri e a ben venti dalla capolista Young Boys, non può più permettersi ulteriori passi falsi. L’obiettivo adesso dev’essere il secondo posto, anche se la battaglia per l’altro posto in Champions League appare infuocata.
Se è vero che i renani hanno la tradizione dalla loro parte, è innegabile che la squadra che ha costruito e voluto la coppia Degen-Vogel, è ancora piuttosto giovane, con elementi di sicuro talento ma non ancora affermati.
Assieme agli esperti Hitz, Lang, Frei e Xhaka, nello spogliatoio ci sono infatti i vari Calafiori, Burger, Diouf, Ndoye, Amdouni, Zeqiri e Fink, solo per citarne alcuni. La speranza di Degen è che qualcuno di questi possa un giorno sbocciare, per tornare, oltre che a vincere, a fare quelle plusvalenze che i renani realizzarono con i vari Sommer, Shaqiri, Embolo o andando più indietro nel tempo con Rakitic e Petric.