HOCKEY: LA SQUADRA DI CEREDA INFILA LA TERZA VITTORIA CONSECUTIVA
Tra gol spettacolo, en plein e... DJ
Weekend da sei punti per l'Ambrì alla Valascia, dove è successo un po' di tutto
Pubblicato il 01.03.2021 17:39
di Cristiano Perli
Il fine settimana in Leventina doveva portare 6 punti e 6 punti sono arrivati. Mica scontato, soprattutto in questi periodi dove la continuità è qualcosa di difficilmente raggiungibile per tutti.
Tre partite, tre vittorie (contando anche la prima ottenuta a Zurigo): dopo la lunga striscia negativa è un buon balsamo.
Le vittorie contro Rappi e Langnau, avversari diretti da sempre per i nostri colori, hanno mostrato la doppia (bella) faccia dell’Ambrì.
Saper soffrire e ribaltare una partita (venerdì con il Rappy) e imporre il risultato senza andare in sofferenza (ieri con i tigrotti). Una duttilità che fa ben sperare nel processo di maturazione della squadra.
Ieri sono sobbalzato sul divano quando ho visto il gesto tecnico da parte di Zwerger. Lo ammetto, ho fatto indietreggiare diverse volte l’azione per godermi quel goal più e più volte e lo voglio dire apertamente: una rete così ricorda le giocate di altri frombolieri visti nel passato sotto le volte della Valascia e vale tutto il prezzo del biglietto. O della partita acquistata in TV (ahinoi…).
Ad ogni modo, bene, anzi benissimo, ma ora più che mai è necessario rimanere con i piedi ben piantati per terra e non illuderci più di tanto. Le vittorie nel fine settimana contro i nostri avversari diretti sono arrivate e ciò dovrebbe portare un po’ di tranquillità a tutto l’ambiente. Successi che ci ridanno quelle certezze che sembravano essere state spazzate via dalla striscia negativa di gennaio e febbraio. Striscia negativa imputabile forse ai troppi infortuni prima e agli strascichi da COVID dopo.
Il bottino delle ultime partite mi fa sperare in una qualificazione ai preplayoff ma visto l’andamento della nostra stagione preferisco andarci con i piedi di piombo. Snocciolare ipotesi e congetture sulla volata finale è un compito difficile perché fra l’instabilità del calendario e l’insidia del covid, la stagione resta un ginepraio.
Senza volerlo e cercando pure di vivere con il freno a mano tirato, evitando cioè di farmi trascinare nel pensiero a lungo termine, ogni tanto mi capita di osservare la data del 5 aprile, e perché no pure l’ora (le 19.45), quando in Valle arriverà il Gotteron per l’ultima della Regular Season.
Mi chiedo che sfida sarà, se saremo ancora in lotta per qualcosa o se dovremo malinconicamente salutare la Valascia con una partita insignificante. Ammetto che sarebbe duro da accettare.
Una piccola considerazione che mi è venuta in mente guardando la partita di venerdì sera: visto che di pubblico non ce n’è, per chi mette la musica lo speaker?
Poi mi sono risposto da solo: probabilmente per i giocatori o semplicemente per chi come me guarda la partita da casa. Il silenzio assordante è spesso molto triste.
Un plauso al DJ (se ce ne fosse uno…) che ha messo la canzone dei Guns’n’Roses del celeberrimo brano di Bob Dylan (N.d.A.: Knockin' on Heaven's Door): mi è sembrato di vedere che il linesman, al posto di buttare  velocemente il disco dell’ingaggio, abbia chiesto il cambio dei contenenti con l’evidente scopo di ascoltarsi ancora qualche secondo del brano. Se così fosse, come dargli torto?