CALCIO
Profondo rosso al Brügglifeld
L'arbitro Nico Gianforte ha espulso due granata in meno di 5 minuti
Pubblicato il 26.02.2023 19:20
di Enrico Lafranchi
Sarà un segno del destino, sarà che ci sono partite ‘segnate’ ancora prima che si giochino, è successo che al Brügglifeld è andato tutto storto al Bellinzona che ha chiuso la gara in 9. Granata che si sono difesi con autorevolezza sino all’espulsione di Miranda (doppia ammonizione) e anche quando l’arbitro ha mostrato un secondo cartellino rosso (questa volta diretto) al capitano granata Mihajlovic. Che Nico Gianforte abbia spedito negli spogliatoi due giocatori della stessa squadra nello spazio di 4 minuti, fa nascere il sospetto che abbia calcato troppo la mano nei confronti di una squadra che appena una settimana prima, è bene rammentarlo, era stata accusata di “anti calcio”. Al Brügglifeld si è visto l’esatto contrario. Pur concedendo ai padroni di casa di andare in pressing in modo asfissiante nell’ultima mezzora, quando si sono trovati largamente in inferiorità numerica i granata nei primi 45 minuti hanno sempre cercato di rubare palla anche se non sono mai riusciti a impegnare il loro portiere, se non allo scadere. Un Bellinzona chiuso nella propria metà campo, talvolta anche nei 16 metri, ma ‘vivo’, bravo a chiudersi e anche capace di vincere duelli e contrasti. È andata male, peccato, con la complicità dell’arbitro (rispettiamo le sue decisioni  anche se non le condividiamo), ma dopo quest’altra sconfitta (è la tredicesima!) non si può non parlare di crisi di risultati. Un solo punto ottenuto da Maccoppi in quattro partite, se l’ACB non è sul fondo (a proposito, lo Xamax s’è svegliato andando a vincere a Vaduz…) si deve dire grazie ai tre mister che lo hanno preceduto, che di punti ne hanno conquistati 23 punti: Sesa 7, Cocimano 6, Raineri 10. Ogni altra considerazione in questo momento ha un’importanza relativa. Lasciamo dunque perdere l’arbitraggio, la verità è che non si va avanti di un passo da ottobre a questa parte. Anzi si continua a fare il passo del gambero. Ovvio che la partita contro l’Aarau non fa test, a dipendenza della formazione scesa in campo, delle sostituzioni effettuate e di chi ha debuttato (Pugliese). Nessuno è da giudicare, tantomeno chi si è fatto espellere. Anche il fatto di avere incassato la seconda rete a tempo scaduto è relativo: 1-0 o 2-0 non cambia nulla. Se non che si segna pochissimo: un gol in sei partite! Tra l’altro, vista la situazione, è auspicabile che non si corra più il rischio di vanificare con squalifiche quanto di buono si sta facendo in settimana. Domenica si torna a giocare in casa contro lo Stade Losanna. Il magico momento dei vodesi sembrerebbe finito visto che nel ritorno hanno pure loro messo in conto soltanto un punto. Poi si va a Vaduz in attesa dello Xamax al Comunale. Non si tratta certamente di un tris di partite proibitive. C’è da sperare che Kiassumbua (detto per inciso ha salvato la squadra da un passivo molto più pesante) e compagni trovino l’estro per tre exploit di fila. È chiedere troppo?