CALCIO
È mancata la "perfezione"
Per battere una squadra come il Basilea non puoi sbagliare nulla e invece...
Pubblicato il 27.02.2023 09:47
di Silvano Pulga
A fine partita, in sala stampa, Mattia Croci Torti (nella foto Putzu) era arrabbiato. Non lo era con la squadra, lo ha detto chiaramente. Non pensiamo lo fosse con la sorte, per quello che lo conosciamo e, tutto sommato, neanche troppo con l’arbitro, che pure (lo ha rivelato in conferenza stampa) lo ha avvicinato, a fine partita, per chiedergli se avesse o meno arbitrato bene, al netto di un paio di episodi che hanno lasciato perplessi, perlomeno in tribuna. Probabilmente, il Crus era arrabbiato con sé stesso: una squadra che gioca un primo tempo a quel livello, che contiene il Basilea per settantacinque minuti buoni, e non riesce a portare a casa i tre punti, ti lascia con l’amaro in bocca.
Cosa poteva fare il tecnico di Vacallo? Probabilmente, fare i cambi dieci minuti prima, magari, Certo, ci ha messo qualcosa anche l’inerzia della gara, con tre corner di seguito (l’ultimo di questi risultato decisivo) mentre i giocatori bianconeri erano pronti a subentrare in campo ai compagni: del resto, è prassi non sostituire i giocatori prima che si battano palle ferme. Peccato.
Per il resto, l’allenatore dei bianconeri lo ha sempre detto: per battere certe squadre, non bisogna sbagliare nulla. E qua, invece, qualche errore c’è stato, soprattutto nei sedici metri dei renani (Sabbatini nella prima frazione, e Steffen in due occasioni, una per tempo). Dietro, Doumbia in difesa ha fatto bene, e il suo praticamente unico errore, su Males, è stato pagato carissimo dai suoi. Anche Valenzuela ha giocato una buona gara per gran parte dell’incontro: il suo calo fisico, nel finale, ha consentito al Basilea di passare, in occasione dei gol, dalla sua parte.
Insomma, è mancata la perfezione. Sicuramente, l’infortunio a Celar è stato un episodio decisivo, nell’economia dell’incontro. Babic è il sostituto naturale dello sloveno, ma non è all’altezza del titolare il quale, oltre a essere finalizzatore implacabile (con quello di oggi, siamo all’undicesimo centro in stagione) riesce a tenere alta la squadra, cosa che, invece, l’ex San Gallo (almeno per ora) non riesce a fare.
Lo abbiamo già scritto in passato: la narrazione dei 15/16/18 titolari è, appunto, solo tale. La realtà è che alcuni elementi, in questa squadra, sono difficili da sostituire. Poi, c’è la sorpresa Macek, che da Sion in poi si sta ritagliando un posto in un ruolo inedito; c’è Aliseda, che da oggetto misterioso si sta dimostrando invece una punta efficace. Insomma, manca ancora qualcosa alla perfezione. Però, questa squadra andrà in Vallese, mercoledì, con la consapevolezza di potersi giocare tutte le proprie carte, in una partita che, nonostante il momento difficile dei padroni di casa, sarà senza pronostico, per tanti motivi. Tutti talmente espliciti da non doverli neppure elencare.