Avrei voluto tornare dal canton Vaud con i tre punti, per mantenere alta la speranza, per continuare a crederci con convinzione. Purtroppo è andata male, nonostante la squadra, dopo un inizio difficile, ce l’abbia messa tutta. Ma il Losanna di questi tempi, giusto riconoscerlo, è una squadra che va forte e perdere contro di loro non è uno scandalo.
Adesso siamo con le spalle al muro. A questo punto un tifoso oggettivo penserebbe unicamente a restare dove siamo, nel limbo del campionato, laddove tutto finisce ma non in maniera catastrofica. Se non riusciamo ad entrare nei playoff, teniamoci almeno dietro il Langnau per evitare quello che contro l’Ajoie sarebbe un autentico incubo.
I preplayoff li abbia a lungo accarezzati, ci abbiamo convissuto e li abbiamo sognati. Giorni che però oggi mi sembrano lontani, troppo per sperare in una clamorosa rimonta come quella dello scorso anno.
Attorno alla linea del decimo posto c’è una lotta elettrizzante, tra Berna, Losanna, Kloten e Lugano. Noi, al momento, ne siamo fuori.
Abbiamo ancora tre partite, teoricamente nove punti. Nulla è impossibile, la squadra sta bene e se vincesse domani sera a Davos, allora il derby di giovedì diventerebbe incandescente.
Entreremmo in pista con un’altra fame, un’altra voglia e un’altra determinazione.
Non dovessimo farcela a Davos, mi auguro che si abbia ancora la forza per tirare un ultimo sgambetto ai bianconeri, lasciando così un marchio indelebile sulla loro stagione e sigillando la nostra salvezza. In casa, in un derby, davanti ai nostri tifosi che hanno sostenuto la squadra per tutto l’anno con una passione incredibile.
Sì, almeno questa “piccola” gioia, dopo una stagione che ci ha fatto a lungo sperare e che rischia invece di vederci con nulla in mano, ce la meritiamo.