CALCIO
Lugano, vietato sbagliare
Nonostante le assenze i bianconeri partono favoriti contro un Sion in difficoltà
Pubblicato il 28.02.2023 18:28
di Silvano Pulga
Va detto: la partita di domani sera, al di là delle parole di circostanza, è nell’aria da un po’. Qualche parola era sfuggita a Croci Torti alla vigilia della sfida di campionato col Basilea, ma non è certo una cosa che sorprende: la Coppa è la Coppa, soprattutto in Vallese e, perché no, anche in Ticino. E per domani sera, ovviamente, non ci sono pronostici. 
Al Crus, che parlava di desiderio opposto all’ossessione degli avversari, è stato detto che, forse, il vocabolo si attanaglia anche a lui. Di sicuro, non sarà una partita come quelle che abbiamo visto nelle ultime settimane: vietato sbagliare, si gioca in trasferta sul campo di una squadra in grandissima difficoltà, ma con una grande tradizione in questa competizione, e che sarà in campo con il presidente in panchina a guidarla: una cosa che poteva accadere, probabilmente, solo lì ma che, già, da sola, crea le premesse per qualcosa che potrebbe diventare storico e che, sicuramente (non ce ne sarebbe stato bisogno, però questo è) porterà allo stadio speranza ed entusiasmo. 
I nostri lettori sanno che abbiamo sempre messo l’aspetto mentale in testa alle variabili di una prestazione sportiva, se non al primo in assoluto. Alla fine, una situazione del genere può essere positiva per il Lugano che, all’improvviso, da squadra favorita perde le luci della ribalta, sorpassata dalla necessità di parlare dell’ambiente vallesano, da Constantin in panchina a Balotelli pesantemente contestato dai tifosi biancorossi più caldi. Certo, domani sera bisognerà scendere in campo determinati e, soprattutto, coi nervi saldi. L’ambiente potrà giocare brutti scherzi, e pensiamo che di questo aspetto, nello spogliatoio, si sarà parlato a lungo. 
Manco a dirlo, si partirà per Sion con delle assenze importanti: la più pesante quella di Zan Celar, seguita dal forfait di Alan Arigoni che, rientrato con l’under 21 per provare la gamba, proprio in vista della sfida di coppa, ha subito un intervento duro da parte di un avversario a una manciata di secondi dalla fine dell’incontro. Al netto, ovviamente, della mancata convocazione, sempre per motivi medici, di Mahou, uno in grado di spaccare le partite. 
Certo, Bottani e Steffen, con gli schemi visti nelle ultime uscite dei ticinesi, potranno giostrare tra le linee, e creare situazioni interessanti. Vedremo, inoltre, se Babic, iniziando da titolare, sarà in grado di dare profondità alla squadra e, magari, di finalizzare: il Lugano delle ultime uscite ha dimostrato di non essere secondo a nessuno, quando si gioca palla a terra e, probabilmente, saranno i padroni di casa a fare la partita. Noi crediamo che sarà fondamentale segnare per primi: la concentrazione e la capacità di stare in partita del Sion saranno appese a un filo, che si potrebbe spezzare in caso di svantaggio, come si è visto sabato, in occasione della partita contro il San Gallo. 
Ciò non toglie, però, che nelle file biancorosse ci sia qualità, a partire da Mario Balotelli, che sa quando è il momento di tirare fuori dal cilindro prestazioni di spessore. Tutto starà a chi gli spiegherà cos’è la Coppa svizzera, e cosa significa oltre Novena. Per quanto riguarda il Crus, invece, lui lo sa già cosa vuol dire rientrare da Berna con la coppa sul bus, e andare a ricevere l’abbraccio della città in piazza Riforma: certo, è presto per fare questi discorsi, ovviamente. Ma la strada per altre giornate come quelle vissute lo scorso anno passa dal Tourbillon. E allora, come diceva nostro padre quando andavamo assieme allo stadio, e intravvedevamo i giocatori salire le scale per entrare in campo “Adesso, dentro le belve, e inizi la battaglia”. Perché il calcio, oltre a essere ossessione e desiderio, è passione: e lo si segue anche per vivere queste vigilie, in fondo. E chi ha paura, può restare sul bus.