CALCIO
Dai Lugano, non fermarti adesso
I bianconeri sono a due sole partite dalla finalissima: stasera a Sion un avversario "particolare"
Pubblicato il 01.03.2023 12:16
di L.S.
Lo ha spiegato bene Mattia Croci-Torti nella conferenza stampa pre-gara: quella con il Sion sarà una partita speciale. E non solo perché si tratta della Coppa svizzera.
I vallesani, che come dice il Crus hanno una specie di ossessione per questa competizione, tornano a giocare una partita in casa dopo quattro anni. Anche se per ora la biglietteria non ha fatto registrare grandi numeri, è probabile che questa sera il Tourbillon sarà piuttosto gremito.
La partita, facile intuirlo, si giocherà soprattutto sotto l’aspetto nervoso.
Il Sion è ultimo in campionato, arriva dalla messa in pausa (sì, per ora non è ancora un esonero) del suo allenatore Celestini e avrà il presidente Constantin in panchina.
Se questo non è abbastanza per farne un avversario speciale, ditemi voi.
Sarà un Sion che nonostante tutto dovrà essere preso con le molle, proprio perché con il presidente che siede in panchina (cosa che a Sion è già successa altre sette volte e per la quale si potrebbe discutere a lungo) è possibile attendersi una reazione di pancia da parte dei giocatori. Con il capo nelle vicinanze, vietato sbagliare. O almeno, vietato rilassarsi.
Croci-Torti lo sa e anche se ieri in conferenza stampa ha detto che non cambia nulla per la sua squadra, è probabile che avere di fianco il presidente invece di un suo collega allenatore, possa in un certo provocargli qualche pensiero supplementare. Vedremo.
Il Lugano, nonostante le poche vittorie raccolte nelle ultime partite, sembra una squadra piuttosto in salute. Ha perso solo una volta nelle ultime dieci gare e nelle ultime due ha pareggiato, giocando addirittura meglio dei suoi avversari, che si chiamavano Young Boys e Basilea.
Certo, sono mancati i tre punti, ma il Crus può contare su una squadra solida e che sembra aver digerito bene il nuovo modulo con i tre difensori.
A questo proposito il ritorno dall’inizio sia di Mai che di Daprelà rappresenta una bella garanzia.
Il vero dubbio, forse unico di questa partita, è legato invece al sostituto di Celar. Chi prenderà il posto dello sloveno? Si darà ancora una chance a Babic, che domenica contro il Basilea ha deluso o verrà invece inserito Amoura? O forse il Crus non prenda in considerazione l’ipotesi di un cambiare qualcosa nel suo schieramento offensivo.
Tutto è possibile, così come il risultato finale.
Come ha detto ieri sera anche Marco Degennaro, che ha lavorato per tanti anni a Sion, “fate attenzione a Balotelli”, che in partite come questa, può anche tirar fuori la partita della vita.
Insomma, di spunti per seguire la gara ce ne sono a bizzeffe, ma soprattutto da parte bianconera c’è voglia di passare il turno (anzi, “desiderio”, come ha detto il tecnico) e acciuffare quella semifinale dalla quale poter respirare da vicino l’aria di Berna. Di una finalissima, quella del 15 maggio scorso, che come ha ricordato ieri il Crus, rievoca ricordi bellissimi.