HOCKEY: CHE DECISIONE PRENDERÀ LA LEGA IN VISTA DEL FINALE DI STAGIONE?
I dubbi della Lega da qui alla fine
I club di hockey dovranno decidere la prossima settimana come finire la stagione
Pubblicato il 02.03.2021 10:37
di L.S.
La classifica della National League continua ad essere di difficile interpretazione.
Tra il Davos che ha giocato 42 partite e il Berna 34, ci sono un mare di classifiche finali ipotizzabili ed è facile immaginare quanti scenari diversi potrebbero delinearsi.
Basta chiedere ad Ambrì e Lugano, capaci di passare da serie negative a positive in poche settimane, per non dire giorni.
L’idea di chiudere la Regular Season entro il 5 aprile, data pensata un mese or sono, pare attualmente di difficile attuazione, anche perché il rischio di ulteriori quarantene è sempre dietro l’angolo.
La buona notizia è che il tempo per chiudere regolarmente il campionato sembra comunque esserci, visto che il termine ultimo, nella peggiore delle ipotesi, è fissato per il 19 maggio.
Tutto risolto dunque? Non tanto.
Un problema infatti c’è ed è legato ai contratti di giocatori e allenatori che scadono solitamente il 30 aprile.
Cosa fare con questi contratti, considerando che molti giocatori hanno oltretutto già firmato per altre squadre?
La Lega, che si riunirà martedì 9 marzo, ossia tra una settimana, dovrà decidere come procedere da qui alla fine della stagione.
Prolungare la stagione fino a maggio inoltrato e trovare una soluzione per tutti i contratti che scadono al 30 aprile o chiudere entro tale data il campionato?
Nel caso della seconda ipotesi bisognerà giocoforza comprimere i playoff e pensare a sfide al meglio delle cinque partite.
Il problema ovviamente si pone pensando agli sponsor e alle televisioni che detengono i diritti delle partite: parti in causa che ovviamente saranno contrarie a una soluzione che rischia di mettere ancor più in difficoltà economica le società.
Più percorribile invece la prima soluzione, ossia dilatare i contratti dei giocatori di un altro mese.
Un po’ come fece la Fifa, il massimo organismo calcistico mondiale, che nel 2020 spostò di un mese la finalizzazione dei contratti, facendola passare dal 30 giugno al 31 luglio per permettere la chiusura dei vari campionati.
Ci vorrà ovviamente l’accordo di tutte le società ed è facile pensare che chi ritiene di non poter arrivare a maggio a giocarsi il campionato possa avere pochi interessi nell’accettare questa proposta.
Insomma, questo campionato di per sé già atipico rischia di dover vivere un finale di stagione ancor più strano. Staremo a vedere.