Non è la monaca a Monaco ma
secondo l’autorevole quotidiano tedesco “Die Welt”, Kathleen Krüger è “Die
heimliche Herrscherin” del Bayern, cioè la sovrana segreta della squadra.
Si muove elegantemente dietro le quinte di tutto il movimento che ruota attorno
alla rosa e se guardate bene quando il Bayern passa in tv, la si scorge in
panchina o verso il quarto uomo col foglietto delle sostituzioni.
Questo lo scrivevamo
nell’aprile di due anni fa proprio su questo sito. E allora? E allora la team
manager bavarese torna a far parlare di sé, avendo stilato nelle scorse
settimane una sorta di regolamento interno secondo cui in primis, per la
lucidità della squadra, deve regnare ordine.
Da quando abbiamo scritto
dell’ex-karateka ed ex-calciatrice del Bayern (38 anni in maggio) a tutt’oggi,
sappiamo che ha dato alla luce un maschietto nel mese di giugno del 2021 e
che vive sempre assieme alla sua compagna, la quale si reca regolarmente allo
stadio col figlioletto a vedere lavorare mamma Kathleen dagli spalti.
Riservatissima la via privata della famiglia Krüger, da dove non trapela
neanche la paternità del bambino.
Ma torniamo al calcio, dove
la manager dei ragazzi bavaresi – unica donna a far parte del Whatsapp dei
giocatori! – ha dunque elaborato un catalogo di provvedimenti e questo in
collaborazione con lo psicologo della squadra Max Pelka. In parole povere, chi
trasgredisce paga. Col beneplacito dell’allenatore Nagelsmann e del direttore
sportivo Salihamidzic.
Il catalogo delle sanzioni è
stato reintrodotto dopo alcuni anni di assenza, secondo la “Bildzeitung” per
riportare la massima concentrazione in squadra per questo finale di stagione.
In campionato infatti il Bayern è sì primo, ma a pari punti con l’eterno
inseguitore Dortmund, e va detto che dalla ripresa del campionato lo scorso
gennaio sono per così dire inciampati in alcuni risultati considerati
negativi, leggi pareggi invece di vittorie. E il Bayern, oltre al campionato, è
in corsa anche per la coppa nazionale e la Champions League, dove parte come
favorito nella partita di ritorno contro il PSG.
La Krüger lavora nello staff
dei bavaresi dal 2012 quando venne ingaggiata dal patròn dei bavaresi Uli
Hoeness e passa come persona più vicina ai giocatori e forse più influente di
chiunque altro in società. Sbriga anche piccole faccende, come la bilancia
digitale che un giocatore vuole sempre avere nella sua stanza. Pep Guardiola le
chiese di seguirlo al Manchester City.
Uno dei punti cruciali delle
misure adottate nel nuovo catalogo, sono i ritardi. In cima alla lista dei
birichini troviamo Leroy Sanè e Serge Gnabry, rei anche di qualche visita… per
così dire lontana dai confini regionali. Chi arriva in ritardo agli
appuntamenti collettivi paga in due modi. Coi soldi in primis, ma soprattutto
dovendosi arrangiare per conto proprio a recuperare i chilometri persi se la
partita è fuori casa.
Ne sa qualcosa lo stesso Sané
che ultimamente ha dovuto organizzarsi la trasferta a Mönchengladbach per conto
proprio, dove con tutta probabilità non avrà risentito dei tre mila euro di
multa – quando ne guadagna fior di milioni -, bensì di essere stato messo in
panchina dal mister. Arrivare in ritardo è una cosa, ma anche chi viene beccato
a fare una pisciatina sotto la doccia, secondo il galateo Krüger, paga.
-.-