È deluso, e lo si
può capire benissimo. Il suo Ambrì ha perso il derby più importante degli
ultimi 15 anni e anche se la stagione non è finita (sabato sarà di scena a
Rapperswil), la sentenza è già arrivata. Saranno vacanze anticipate.
Luca Cereda avrebbe forse voglia di aprire il classico libro, di dire ciò che realmente pensa, ma “il campionato non è ancora finito” e bisogna mostrare un certo aplomb.
E poi, subito dopo un derby che alza l’adrenalina a livello inverosimili, è importante cercare di mantenere la calma e misurare le parole. Cereda è bravo e ci riesce, anche se chi lo conosce scorge una punta di disappunto quando gli chiedono del suo futuro.
Lui però non deborda, si controlla e ne viene fuori con una frase indiscutibile che mette sempre tutti d’accordo e serve a prendere tempo: “a fine stagione si tireranno i bilanci”. Che precede di poco una dichiarazione figlia di una grande onestà intellettuale: “l’obiettivo stagionale è stato mancato”.
Giusto dirlo, giusto riconoscerlo. Questo Ambrì poteva e doveva fare di più.
Inevitabile, anche se può apparire un po’ crudele, parlare già adesso del suo futuro sulla panchina dell’Ambrì.
Non è il momento giusto per fare questi discorsi, è ovvio, ma un punto di domanda è giusto buttarlo lì.
Cereda è ancora il tecnico giusto? O magari, lui non avrebbe magari voglia di provare un’altra esperienza?
Lombardi, soltanto un paio di mesi fa, non aveva assolutamente messo in dubbio la continuazione del suo coach sulla panchina e difficilmente, nonostante il fallimento stagionale, cambierà idea.
Sarà però interessante capire quali saranno le riflessioni che scaturiranno dopo questa stagione e se, nel caso di conferma per Cereda, ci saranno comunque dei cambiamenti.
Per questo c’è tempo, è vero, ma la curiosità è tanta.
Luca Cereda avrebbe forse voglia di aprire il classico libro, di dire ciò che realmente pensa, ma “il campionato non è ancora finito” e bisogna mostrare un certo aplomb.
E poi, subito dopo un derby che alza l’adrenalina a livello inverosimili, è importante cercare di mantenere la calma e misurare le parole. Cereda è bravo e ci riesce, anche se chi lo conosce scorge una punta di disappunto quando gli chiedono del suo futuro.
Lui però non deborda, si controlla e ne viene fuori con una frase indiscutibile che mette sempre tutti d’accordo e serve a prendere tempo: “a fine stagione si tireranno i bilanci”. Che precede di poco una dichiarazione figlia di una grande onestà intellettuale: “l’obiettivo stagionale è stato mancato”.
Giusto dirlo, giusto riconoscerlo. Questo Ambrì poteva e doveva fare di più.
Inevitabile, anche se può apparire un po’ crudele, parlare già adesso del suo futuro sulla panchina dell’Ambrì.
Non è il momento giusto per fare questi discorsi, è ovvio, ma un punto di domanda è giusto buttarlo lì.
Cereda è ancora il tecnico giusto? O magari, lui non avrebbe magari voglia di provare un’altra esperienza?
Lombardi, soltanto un paio di mesi fa, non aveva assolutamente messo in dubbio la continuazione del suo coach sulla panchina e difficilmente, nonostante il fallimento stagionale, cambierà idea.
Sarà però interessante capire quali saranno le riflessioni che scaturiranno dopo questa stagione e se, nel caso di conferma per Cereda, ci saranno comunque dei cambiamenti.
Per questo c’è tempo, è vero, ma la curiosità è tanta.