CALCIO
Chi lo ha visto?
L'attaccante granata Tresor Samba ha giocato solo con Cocimano segnando tre gol
Pubblicato il 04.03.2023 08:56
di Enrico Lafranchi
I tifosi sono convinti che i granata abbiano le carte in regola per tornare a vincere domani. L’avversario è di quelli tosti, Anthony Braizat (ex giocatore e allenatore del Servette) ha costruito una squadra dura come la roccia, in grado di far fare brutta figura a tutti. Ne sa qualcosa anche il Bellinzona che nei due incontri sino qui giocati con lo Stade Lausanne non ha raccolto neanche un punto subendo per di più una cocente sconfitta fra le domestiche mura. Sarebbe bello se gli undici di Stefano Maccoppi tornassero a vincere nella ‘sfida’ che li attende di nuovo sul campo ‘amico’ che per la verità, come abbiamo già avuto modo di rilevare, ha riservato loro ben poche soddisfazioni dopo il debutto alla grande con il Losanna salutato da 3000 spettatori entusiasti.
Molte cose da allora sono cambiate, diremmo in peggio. La rosa, ridotta all’osso quando in panchina c’era Sesa, è stata continuamente potenziata. Di risultati però ne sono arrivati ben pochi. Potrà sembrare un paradosso ma più si effettuavano innesti, più la concorrenza interna lasciava a desiderare. Colpa dei giocatori o degli allenatori? Sesa, come ben si sa, è stato confrontato subito con grossi problemi ‘numerici’. Dopo sole tre giornate si è visto privato del goleador Sergio Cortelezzi (tre partite, 3 gol!). Un’assenza, quello dell’uruguagio, che si è prolungata per qualcosa come tre mesi. Una grave perdita perché si era in avvio di stagione e non tutti i giocatori godevano di una condizione fisica ottimale. La squadra aveva ancora nelle gambe la durezza delle finali che l’hanno portata alla promozione in Challenge League. Alcuni giocatori pur di esserci avevano rinunciato alle vacanze! La stanchezza era palese, lo aveva fatto notare lo stesso mister. Ritrovare l’efficienza fisica e agonistica (ai più la Challenge era sconosciuta) non è stato semplice. Tanto più che ogni partita è diventata una battaglia impari: “Siamo una squadra ancora in costruzione, mentre i nostri avversari hanno già l’organico al 90 per cento” – aveva fatto notare Sesa dopo l’exploit con i vodesi dell’eclettico Magnin. Mentre da una parte si allungava sempre più il piede dell’ambizione, dall’altra ci si preoccupava (giustamente) di tenere i piedi per terra. In fondo l’ex Napoli e Lecce aveva visto bene. Il processo d’amalgama, necessario per l’arrivo di tante forze nuove (elementi di spicco come Mihajlovic, Romero, Chacon, Doldur, Andrea Padula, con Sesa non c’erano ancora) è stato fallimentare. Qualche nome ‘importante’ è stato messo incomprensibilmente da parte.
Solo per fare un esempio nelle ultime due partite chi l’ha visto Christian Souza, considerato un vero ‘gioiello’ della squadra?
È anche lecito chiedersi come mai Samba (nella foto Zocchetti, al centro), super bomber di Promotion (20 reti), sia diventato da una stagione all’altra (d’accordo il salto di categoria, ma…) un ‘brocco’. Quante partite da titolare ha disputato? A Sciaffusa (ultima del girone d’andata) non figurava nemmeno sul foglio-partita, col Thun è entrato a un quarto d’ora dalla fine, a Losanna non ha giocato alla Tuilière e si è visto sì e no una mezzora alla Pontaise. Ha inoltre marcato visita nelle due gare al Comunale contro Vaduz e Yverdon e in quella del Brügglifeld gli sono stati concessi gli ultimi tre minuti…  Insomma! A un giocatore per crescere gli deve essere data la possibilità di farsi valere sul campo. Tresor ha ricevuto la giusta (e dovuta) attenzione soltanto da Fernando Cocimano che lo ha mandato in campo in tutte e tre le partite da lui dirette in campionato e in quella di Coppa svizzera. Contro lo Xamax il giocatore ha voluto ripagare la fiducia riposta in lui dal tecnico argentino sbloccando il risultato con una splendida rete. E in coppa col Widnau ha realizzato una doppietta! Difficile capire come mai Raineri lo abbia sistematicamente relegato a panchinaro. Il Samba che ha giocato col contagocce ha finito con il dare un po’ a tutti un’immagine goffa del bomber che conoscevamo. Tresor non meritava questo rovescio della medaglia. E quell’altro ‘gioiellino’ che risponde al nome di Eric Tia l’avete ancora visto allineato dopo la scoppola rimediata col Wil? Pensiamo di avere risposto alla domanda che ci eravamo posti qualche riga sopra.