CALCIO
"Dobbiamo pensare solo a salvarci"
Oggi al Comunale arriva lo Stade Losanna: Stefano Maccoppi ha le idee chiare
Pubblicato il 04.03.2023 21:37
di Enrico Lafranchi
Oggi i granata sperano di ricambiare l’affetto dei tifosi (affetto che tra l’altro non è mai venuto meno) con una vittoria. Le partite si possono vincere anche con la difesa, non dimentichiamoci il 4-1 incassato contro i vodesi nella terza di campionato. Per opporsi a un attacco bomba (Okou 11 gol, Ajdini 9) occorre una difesa di ferro ma anche un maggiore equilibrio a tutto campo. E naturalmente un attacco capace di metterla dentro una volta in più degli avversari. Anche la condizione fisica potrà recitare la sua parte. Maccoppi ha preso in mano una squadra fuori condizione. Penalizzata sicuramente dal fatto di avere giocato durante la preparazione una sola gara, quella col Thun. Al punto da considerare amichevoli (!) le prime due o tre partite del girone di ritorno. Ci ripeteremo, magari alla noia, dicendo che giocatori e staff tecnico non devono essere colpevolizzati.
Evitiamo quindi processi alla ricerca di eventuali responsabili. “Tutti uniti e senza paura” è il nuovo motto di casa ACB. È giusto così. Bentancur ha allontanato un allenatore che non rispondeva più alle sue attese, più che ai suoi comandi (è da precisare che non ha mai messo il naso nello spogliatoio di Raineri). Quello che conta per il patron è sempre stato il gruppo. Ne ha aumentato la potenzialità ancora nelle ultime settimane (pensando già al futuro, si può dunque stare tranquilli). E ha pure scelto un mister che ha maturato grande esperienza con i giovani oltre San Gottardo (dove la mentalità è un po’ diversa anche a livello giovanile). Sulla carta il Bellinzona dovrebbe essere una delle formazioni più forti di Challenge League (“Uno squadrone” lo ha definito di recente Livio Bordoli). È però successo che ha fallito troppe occasioni per restare agganciato al treno di Super League (traguardo un po’ ambizioso visto che parliamo di una squadra fresca di promozione). È subentrata anche molta sfortuna (vedi in particolare gli infortuni toccati a Cortelezzi, che stava girando al top, e Kiassumbua portiere di grande esperienza). Fatto sta che dalle prime posizioni la squadra è scivolata in zona retrocessione.
Come dicevamo è ora il momento di stare tutti uniti. Sarebbe bello se arrivasse più gente allo stadio. E vedere sugli spalti qualche bandiera o striscione in più. Intanto sotto i pioppi si sono affacciati alcuni sponsor. È indubbiamente un segnale promettente!
Adesso non ci sono più scuse neanche per il mister. Maccoppi lavora con i granata da due mesi, deve essere in grado di fare effettuare ai giocatori un cambio di velocità. Il suo inizio non è stato dei più incoraggianti, oggi gli si presenta l’occasione di andare alla riscossa. Le forzate assenze di Mihajlovic (squalificato) e Ocampo (in infermeria) non possono fornirgli un alibi. È di rigore la vittoria ma sarebbe da accettare (senza mugugnare troppo…) anche un pareggio. Un pari, visti i tempi che corrono, è pure da considerare un risultato positivo. Auguriamoci che il pubblico torni a fare da dodicesimo uomo al Comunale!
Mister, al Brügglifeld senza i due cartellini rossi un punto ve lo sareste portato via. Ma siamo sempre ai “se” e ai “ma”…
“Sono d’accordo, non si può (più) andare avanti così. Siamo stati ingenui a prenderci i due ‘rossi’, forse uno (il secondo giallo a Miranda, ndr) era esagerato perché si è trattato di un normale ‘scontro’ di gioco e c’era già stata un’ammonizione. Un arbitro sensibile non avrebbe buttato fuori Santiago (ma l’arbitro era Nico Gianforte, abbiamo detto tutto! - Ndr). Quanto a Mihajlovic è un’ingenuità che ci è costata cara con la beffa di subire il gol su un gran calcio di punizione che ci ha messo alle strette”.
Il raddoppio è avvenuto a tempo ormai scaduto, diremmo fuori tempo massimo (possibile che Gianforte abbia fischiato subito la fine e non 1 secondo prima?):
 “Preferisco non più entrare in merito. Siamo stati bene in partita sino alla fine pur giocando in 9. È la cosa che mi è piaciuta della squadra che non ha perso la testa e non ha preso un’"imbarcata". Ovviamente non abbiamo più avuto la forza per poter offendere”.
Un Aarau che a parità numerica era alla vostra portata:
 “Avevamo iniziato il secondo tempo molto bene, abbiamo subìto le due espulsioni proprio nella nostra fase migliore. Peccato perché stavamo prendendo fiducia. Adesso dobbiamo tirare su le maniche per preparare al meglio la sfida con lo Stade”.
Quella di oggi è una partita che non possiamo certamente catalogare tra quelle in cui si può fare risultato con il minimo sforzo:
 “Eh sì, ci sarà da lottare. Si affrontano due squadre in difficoltà dove la linea dell’equilibrio è molto sottile. Chi riuscirà a sbloccare il risultato probabilmente vincerà la partita. Dovremo dare il massimo (non è più tempo di giornate storte per nessuno, ndr).
Avvertite una certa pressione?
 “Beh, la pressione c’è sempre stata. A me dispiace perché i ragazzi si stanno veramente dannando l’anima, si allenano benissimo. Abbiamo tracciato questa strada, ritengo sia quella giusta ma devono venire i risultati, altrimenti si rischia grosso”.
State in effetti mettendo in gioco la classifica. Lo Xamax ha racimolato un altro punto (0-0 con l’Aarau), un certo rischio c’è: 
“Sia lo Xamax che il Vaduz sono ottime squadre. Lo sappiamo che il girone di ritorno di Challenge League è un altro campionato (anche Anthony Braizat, allenatore dei vodesi, scesi in Ticino già sabato, è di questo avviso, ndr). I valori si sono definiti, noi in questo momento siamo nella fascia delle squadre che stanno sotto. Quindi dobbiamo pensare solo a salvarci. Le tre partite contro Stade Lausanne, Vaduz e Xamax sono determinanti per il nostro cammino”.
Proibito perdere? 
“Domenica (calcio d’avvio come sempre alle 14.15) dobbiamo portare via qualcosa. Se non una vittoria sicuramente non una sconfitta!”. 
In questi giorni al gruppo si sono aggiunte altre pedine importanti. Oltre a Valentino Pugliese, che ha debuttato contro l’Aarau, sono arrivati alla corte di Maccoppi la mezzala volante Gomes (spagnolo), ìl difensore Peres del Chiasso (brasiliano) e Curic, nazionale croato U19. Tre giocatori di prospettiva.