CALCIO
Bellinzona, adesso la paura fa novanta!
Maccoppi: "Un pareggio ci sarebbe servito per il morale"
Pubblicato il 07.03.2023 09:25
di Enrico Lafranchi
Altra grande delusione allo stadio Comunale. I granata hanno concesso di nuovo la vittoria allo Stade Lausanne: 9 punti persi, qualcosa di incredibile. Domenica abbiamo visto di nuovo in campo una squadra in difficoltà, presumibilmente in ritardo di condizione atletica. E mancante totalmente di grinta, quella grinta con cui scendeva in campo nelle prime partite (con Sesa, ma anche con Baldo) e che oggi permette invece solo agli avversari di battersi vittoriosamente. In questa squadra è difficile anche intravedere una punta d’orgoglio. Non ci si fraintenda, ci sono giocatori che si danno da fare, lottano, ci mettono la giusta “cattiveria”, riescono persino a sfogare la loro rabbia. Un atteggiamento, il loro, auspicato a lungo dal mister. Ma il “messaggio” stenta a passare. Qualche elemento dà palesi segni di stanchezza, riscontrabile anche in chi l’impegno non manca. La squadra sembra in uno stato confusionale. È giunto il momento di chiedersi che cosa stia succedendo, occorrono delle soluzioni.
I vodesi hanno mostrato più carattere, più dinamicità, più ritmo, più intensità: corrono! È una squadra pimpante, innegabilmente superiore sul piano atletico. Ed è anche una squadra che ha giocato per vincere, non per pareggiare. In 103 minuti (tanto è durata la partita) non ci sono stati da parte dei granata né gol né assist (fatta eccezione della palla crossata al 73’ da Chacon per Cortelezzi, che l’ha spedita alle stelle, fors’anche in posizione di fuorigioco). Il loro portiere che di gol contro lo Sciaffusa ne aveva incassati 4, non ha praticamente toccato un pallone. Che poi Steffen sia stato graziato (una volta, appunto dall’uruguagio) è un altro discorso. Quanti calci d’angolo sono stati battuti? Neanche uno (contro 10)! Maccoppi cerca di ammorbidire una situazione che s’è ormai fatta disastrosa: “Non posso dire nulla ai ragazzi. Abbiamo purtroppo commesso un errore. Non meritavamo di perdere, la partita è stata decisa da un episodio. Di occasioni per fare gol ne abbiamo avute anche noi, è già una cosa positiva”.
Partita decisa da un calcio di rigore (possibile che Dixon, appena entrato al posto dello sfortunatissimo Izmirlioglu, contusosi seriamente a un ginocchio, non si sia reso conto di quello che stava facendo quando ha steso Ajdini?). Prendiamola pure per una sconfitta immeritata, ma è la quattordicesima, una in più dello Xamax! Secondo noi ha comunque vinto la squadra che la vittoria l’ha cercata di più.
Anthony Braizat, tecnico dello Stade: “È vero che abbiamo conquistato i tre punti, per noi di capitale importanza, su calcio di rigore, peraltro regolare, però abbiamo avuto anche numerose altre grosse occasioni”. Tre punti che avrebbero potuto aprire orizzonti meno bui ai granata che sentono ora addosso il fiato di Vaduz e Xamax, prossimi avversari. La paura fa 90! Non si spiega altrimenti l’atteggiamento ultra-difensivo del primo tempo. La sveglia è suonata, ancora una volta, solo negli ultimi venti minuti. Peccato che gli invitanti cross di Tosetti (che ha buttato in mezzo tanti palloni anche sui calci piazzati) si siano persi in aria dentro l’area… probabilmente anche per una questione di centimetri. Per uscire da questa situazione disastrosa ci vorrà una forza considerevole. Maccoppi sta facendo l’impossibile per raddrizzare una barca che fa acqua un po’ da tutte le parti (si è incassato solo un gol, d’accordo, ma i vodesi sono stati poco lucidi e determinati sotto porta, ne hanno lasciato lì almeno tre). “Un risultato positivo (pareggio, ndr) ci serviva per il morale, per avere la consapevolezza che stiamo facendo le cose giuste, insomma che siamo nella direzione esatta. Ci siamo pienamente riusciti anche se i risultati non sono dalla nostra parte” – spiega il mister. Gli chiediamo se per caso non si tratti di malasorte: “Malasorte no, però ci stanno colpendo in questo momento dei “particolari”.  Dovremo tenere conto di tutto”.
Destino avverso, su questo non ci piove. In luglio si era infortunato Cortelezzi che ha pagato con tre mesi di assenza dai campi. C’è da sperare che non accada la stessa cosa a Izmirlioglu.
Anche Braizat ha i suoi crucci: “Alcuni giocatori (vedi i due bomber Okou e Ajdini, 20 reti insieme, ndr) erano in procinto di partire per lidi molto più attraenti e sono tuttora molto appetiti sul mercato. Devo ringraziare il club che li ha convinti a restare. Abbiamo però diversi giocatori con guai fisici (compreso il portiere titolare Da Silva, ndr), oggi (domenica, ndr) mi sono venuti a mancare anche il capitano e lo stopper”. Il tecnico francese ha però il vantaggio di lavorare in tranquillità in un ambiente dove non ci sono pressioni di sorta: “Giochiamo partita dopo partita per i tre punti, in questo momento la classifica non ci interessa. Non la guardiamo, dobbiamo solo pensare a vincere”. Mica male, no? Anthony mentre sta parlando corre ad abbracciare Stefano: “Ci siamo conosciuti al Servette, quando allenavamo le giovanili…”. Maccoppi sembra quasi sollevato nel vedere al Comunale qualcuno con il sorriso… Durbans (ricordate il famoso ‘Carosello’ con Carlo Dapporto?). È facilmente spiegabile questo piacevole intermezzo: anche ‘Bobo’ è stato sulla panchina dello SLO!