Calcio
Maradona, "Un angelo ribelle"
GUARDATE la rete più bella del fuoriclasse argentino!
Pubblicato il 07.03.2023 09:00
di Angelo Lungo
Maradona è un campionissimo che non finirà mai. La sua grandezza oltrepassa il tempo umano, dapprima lo sfida e poi lo sconfigge: poiché il suo ricordo è fissato indelebile nell'immaginario collettivo.
La sua cifra stilistica rimarrà inimitabile e irragiungibile. Il calcio moderno è potente e atletico, corre veloce e la tecnica rischia di diventare un residuo. La fantasia è ormai diventata un orpello, introvabile nelle giocate dei calciatori.
Dell'argentino ne ha parlato sul “Corriere della Sera” il famoso regista Emir Kusturica, lo sogna ancora, i due erano grandi amici, e lo definisce in maniera icastica: “Un angelo ribelle”.
Maradona a Belgrado: “Contro la Stella Rossa nel 1982, militava nel Barcellona, segnò un gol con un pallonetto incredibile. Mentre lo rievocava, era felice, come un architetto che mostra l'edificio che ha costruito e tutti ammirano”.
Il momento più triste del fuoriclasse: “Quando è caduto nel buco della cocaina, raccontava che tutto gli sfuggiva, si perdeva i compleanni delle figlie. Non hai smesso di essere umano, esposto alle tentazioni, cui spesso ha ceduto, senza mai assolversi”.
I suoi pensieri: “Con me parlava della sua vita al passato, pieno di nostalgia, come un poeta, uno scrittore”.
La sua morte: “Penso alla sua fine, era solo, lui che riempiva gli stadi da più di centomila persone ed era amato da milioni di fan”.
Kusturica e Maradona si sono conosciuti, si sono confrontati e poi sono diventati amici. Hanno cercato di aiutarsi. E si sono vissuti, tentando di percorrere la strada della normalità.
Il Pibe de Oro ha segnato più di 340 gol in 680 partite. Quelle del Mondiale del 1986 sono storia. Ma Maradona è un ribelle esistenziale, è un anarchico che sovverte il comune senso del pensare. Sosteneva che la sua rete più bella l'avesse segnata nel 1980, allora aveva 19 anni, la realizzò durante un'amichevole tra il suo Argentinos Juniors e il Deportivo Pereira. Le immagini erano su una cassetta in bianco e nero e rovinata. Il filmato è stato restaurato, la realizzazione è avvenuta grazie a un gruppo di appassionati, sono considerati i più grandi collezionisti di video di Maradona. È pubblicato su “Twitter”.
Descrivere l'azione è impossibile, sarebbe una suprema violazione della sua fine bellezza, sconfina nell'oltraggio. Alcuni gesti vanno solo ammirati.
È pura apoteosi estetica. E fa sorgere una speranza: anche il calcio può dare una parvenza all'umano che è quasi sempre incompiuto e indecifrabile.
Il filmato a colori è possibile vederlo su Twitter, l'account è: @IneditoMaradona

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