IL LUGANOLOGO
Che Lugano sarà quello di stasera?
I bianconeri ormai sono un'incognita: difficile prevedere che partita faranno...
Pubblicato il 07.03.2023 09:51
di Doriano Baserga
Fin qui siamo arrivati. Era il minimo, è vero, ma a un certo punto era tutt’altro che scontato. Pensando a cos’è successo sabato con il Bienne, qualche brutto pensiero era normale farselo.
Il passato però ormai non conta più: lo ha detto anche Gianinazzi. Si parte tutti allo stesso livello. Da zero. Almeno sulla carta.
Sì, perché volendo essere obiettivi fino in fondo, il Friborgo parte con i favori del pronostico. Per una questione di classifica ma anche perché finora in campionato ci hanno sempre battuti. E in un paio di occasioni in modo anche piuttosto netto.
Ci vorrà il miglior Lugano, la classica partita perfetta. Non sarà facile, ma nemmeno impossibile. Questo Lugano pazzerellò è capace di tutto, del meglio come del peggio.
Il Lugano di sabato, quello dei primi 40 minuti, non deve avere paura di nessuno. Quello del terzo tempo farebbe meglio a risparmiare i soldi della trasferta.
A parte gli scherzi, che Lugano sarà quello di stasera? Difficile immaginarselo. C’è chi dice che raggiunto il traguardo, la squadra potrà giocare libera di testa. Ci piace pensare che sarà così, anche se la speranza è che la squadra non consideri ancora raggiunto il traguardo stagionale. Un decimo posto in Regular Season non può certo bastare se poi esci subito nei preplayoff. Giusto per essere chiari.
Il vantaggio, quello sì che potrebbe essere reale, è il contraccolpo psicologico che i friborghesi potrebbero aver incassato nell’ultima giornata, quando hanno perso per mano dello Zugo il loro posto nei playoff.
Vedremo se questa delusione potrà in un certo modo condizionarne questa doppia sfida.
Scenderà in pista probabilmente il Lugano delle ultime due partite, con Koskinen in porta e Connolly e Arcobello ancora fuori, ma con i sostituti che avranno tanta voglia di mettersi in mostra. L’arma della velocità e del gioventù, rispetto alla classe e l’esperienza.
Non è ancora tempo di pensare al futuro, è vero, eppure un piccolo pensiero a un’eventuale sfida con il Ginevra, me lo sto facendo. Un quarto di finale che mi galvanizzerebbe non poco.
Contro i più forti, i favoritissimi, che però nei playoff spesso hanno sofferto.
Vuoi vedere che… No, no, meglio non pensarci. Stiamo concentrati sul presente e su questa sera. Bisognerà essere perfetti.