IL LUGANOLOGO
Adesso è veramente un Gran... Lugano
Battuto il Friborgo in gara-1: domani si replica in casa e forse presto il Ginevra
Pubblicato il 08.03.2023 08:58
di Doriano Baserga
È un Grande Lugano. Sì, quello visto ieri sera a Friborgo è davvero un Grande Lugano. Non sto esagerando, è veramente così.
È la squadra che avremmo sempre voluto vedere: intelligente, compatta e indomita. Sì, ieri è stata veramente una gran bella partita.
Come se il passato travagliato di un campionato difficile fosse evaporato con l’inizio dei preplayoff.
Nessun cedimento o rilassamento, pochi, pochissimi errori, tanta voglia di ottenere questo risultato. Tutti assieme, come una vera squadra, un vero gruppo. Da stropicciarsi gli occhi.
Una metamorfosi per certi versi incredibile: che ovviamente avevamo sperato di vedere, ma che non era facile immaginare.
Sono stati bravi tutti, la squadra intera merita una menzione speciale. Così come Gianinazzi, che al suo primo vero momento decisivo ha risposto presente. Con tranquillità e autorevolezza, comportandosi da veterano.
Nel mezzo di una partita quasi perfetta, estraiamo comunque qualche nome.
Il primo è indubbiamente quello di Granlund, che a vederlo giocare mi ricorda il grande Igor Larionov. Ve lo ricordate? Un vero artista dell’hockey, uno dei più grande a livello mondiale.
Granlund ti fa divertire, fa giocate imprevedibili e nei momenti decisivi sa mettere dentro il disco. Tutto ciò che si può chiedere a uno straniero.
Senza Arcobello e Connolly, si è preso la squadra sulle spalle, unitamente al connazionale Koskinen, che anche ieri sera ha chiuso la saracinesca.
Quando il Giana l’ha ripescato dalla tribuna, il portierone ha dimostrato di valere la fiducia del tecnico. Non era scontato.
E poi un’altra citazione speciale la merita Bennett, che ancora una volta risulta decisivo e si comporta come un veterano. Lui che arrivò per giocare nei Rockets, ora è una pietra fondamentale del mosaico bianconero. Difficile immaginare un Lugano senza di lui. Una bella storia, che ha già il suo lieto fine ma che potrebbe diventare meravigliosa.
Ultimi due nomi, ma non per ordine di importanza: Guerra e Walker. Il primo è cresciuto tantissimo fino a diventare finalmente un leader, il secondo, con il suo rientro, ha portato esperienza e fisicità, dimostrandosi fondamentale anche per lo spogliatoio.
E domani sera si replica in casa, nella nostra Corner Arena.
Ci vuole una pista ribollente di entusiasmo, che possa trascinare questi ragazzi, che adesso se lo meritano.
Non è ancora fatta, anzi, ma il primo importante passo ci fa ben sperare.
Dobbiamo passare questo turno per confrontarci, come dicevo qualche giorno fa, con la squadra più forte, con i numeri uno del campionato, quel Ginevra che incute rispetto ma a questo punto, non più paura.
Grande Lugano puoi andare lontano. Credici. Crediamoci.