È carica, felice ma ha voglia di togliersi qualche sassolino sulle scarpe. Lo fa a Teleticino a fine partita, quando è il momento di festeggiare il passaggio del turno, di accedere ai meritati playoff.
Vicky Mantegazza non si lascia sfuggire l’occasione del microfono per rispondere a chi, durante questa stagione, ha spesso attaccato il Lugano. Forse in maniera anche un po’ eccessiva, secondo il presidente.
“Le critiche ci stanno ed è normale che quando le cose non vanno bene possano arrivare. Quando però si attaccano le persone, si va nel personale, allora non mi sta più bene. E stasera, dopo un successo del genere, credo che sia giunto il momento anche per me di sfogarmi un po’ e dire quello che penso. Stasera ho voglia di festeggiare ma non dimentico quello che è successo questa stagione e tutte le critiche che abbiamo ricevuto”.
Non si capisce se il presidente parli dei media o “semplicemente” dei suoi tifosi. Una cosa è chiara, non dev’essere stata facile quest’annata per il presidente, che ha rischiato con il suo Lugano di restare addirittura fuori dai preplayoff.
Vicky Mantegazza ripete un concetto che aveva già espresso in passato.
“Si continuava a dire che la dirigenza, soprattutto il presidente, non voleva parlare, ma non era così. Ero sempre davanti agli spogliatoi dopo le partite, ma nessuno mi ha mai chiesto nulla. Adesso però guardiamo avanti e pensiamo al futuro”.
Il futuro si chiama Ginevra, i primi della classe, in una sfida in cui i bianconeri non partono da favoriti, ma le due partite con il Friborgo dovrebbero aver contribuito a regalare ulteriori certezze.