CALCIO
Ocampo e Curic: il Bellinzona delle forze "fresche"
I due nuovi acquisti sono convinti di tornare da Vaduz con la vittoria
Pubblicato il 10.03.2023 19:21
di Enrico Lafranchi
Anche questa settimana in casa ACB la parola portata dal vento, che nella capitale non si fa del resto mai desiderare, è “vincere”. I granata non ne vincono più una da ottobre. Guarda caso è la partita giocatasi al Comunale contro lo stesso Vaduz allora allenato da Alessandro Mangiarratti. Erano andati a segno Guillermo Padula e Tomas Chacon. Due gol nel giro di 6 minuti! Concentriamoci nel presente. Nelle ultime sei partite è stato conquistato soltanto un punto, il Vaduz tre. Non è granché la differenza, sono comunque sempre 2 punti in più per la compagine ora allenata da Martin Stocklasa che una settimana fa ha tenuto testa al Losanna. La partita del Rheinpark è classificata tra quelle degli “scontri diretti”. I ragazzi di Maccoppi devono ritrovare la via della rete (soltanto una nelle ultime sei gare). La zampata vincente potrebbe partire dai piedi di Matias Ocampo (nella foto) che speriamo di rivedere al top della condizione al Rheinpark. Mercoledì il ventenne arrivato dal River Plate si era allenato da solo ma da ieri (giovedì) è con i compagni. Tra l’altro la squadra ha potuto usufruire del campo principale, un ‘aiuto’ che riteniamo non indifferente per i giocatori (il ‘C’ sembra cementato e quando piove diventa un pantano) ma anche per il mister che abbiamo visto esercitare il gruppo con varie esercitazioni tattiche in ‘scampoli di partita’ come se ci fosse di fronte l’avversario di domenica. Una cosa in famiglia, ma tra ‘verdi’ e ‘arancioni’”…
Matias, sei tornato ad allenarti: come va? 
“Bene grazie, sto recuperando le giuste energie, sono in buone condizioni fisiche. Ieri è stato il primo giorno che mi allenavo. Mi sono stati tolti i 6 punti al ginocchio, sono contento”.
La squadra non va troppo bene, è imbarazzante per te parlarne?  
“Affatto, sinceramente detto stiamo attraversando un momento complicato ma sono situazioni che noi giocatori conosciamo molto bene”.
La cosa più importante? 
"Dobbiamo continuare a lavorare, siamo consapevoli dei nostri mezzi, è fondamentale avere fiducia. I risultati arriveranno”.
Vi attendono due sfide difficili a cominciare da quella di domenica con il Vaduz: riuscirete finalmente a sbloccarvi? 
“Saranno tutte partite difficili quelle che abbiamo da giocare. Dobbiamo restare concentrati al massimo. Abbiamo tutti una gran voglia di vincere!”. 
Se Bellinzona è qualcosa di assolutamente nuovo per il ragazzo di Montevideo, lo è un po’ meno per quello di Kilchberg. Parliamo di Marko Curic, giovane di belle speranze che spera di trovare in granata la grande occasione per lanciarsi in carriera. Marko da ultimo ha giocato nell’HNK Gorica U19, nelle giovanili dello Zurigo aveva lavorato con Massimo Rizzo che è anche stato sulla panchina della prima squadra (sino all’arrivo del danese Bo Henriksen) per poi passare alla U19 rossocrociata (ricorderete che Rizzo a suo tempo era stato contattato da Bentancur). Il diciottenne zurighese è entusiasta di come lo hanno accolto i suoi nuovi compagni d’avventura.
Marko, possiamo dire che la tua è stata una scelta improvvisa?
“Improvvisa sì ma sicuramente non improvvisata! Ho colto al volo la chance che mi è stata data dal signor Bentancur. Anche perché il Ticino mi è sempre piaciuto, qui c’è tanto sole (sorride, ndr) e la gente è molto più aperta che non nella città della Limmat…”.
Sei nato a Zurigo anche calcisticamente? 
“Sì, ho giocato per 8 anni nelle giovanili dello Zurigo poi sono andato in Croazia ad arricchire la mia esperienza. Mi sono trovato bene anche nel mio Paese (nessun problema di lingua, Marko è di origini croate, è però nato e cresciuto a Zurigo; all’ombra dei tre castelli conta di apprendere l’italiano, ndr)”.
Quali allenatori ‘importanti’ hai avuto in questa tua prima fase di carriera? 
“Metterei al primo posto Daniel Gygax, (che al Letzigrund è già entrato a fare parte della leggenda FCZ come lo furono ai tempi, e lo sono tuttora, i vari Grob, Kuhn, Künzli e Martinelli per citarne alcuni dell’epoca d’oro di Edy Nägeli). Nelle nostre Under c’era però anche la mano di Massimo Rizzo. Entrambi allenatori di grandi valori per noi giovani”.
Che idea ti sei fatto del gruppo granata? 
“Super! C’è tanta voglia di stare insieme, lo si nota durante gli allenamenti e anche dopo (abbiamo visto due giocatori divertirsi in una ‘sfida’ a ping-pong…, ndr)”.
Sei anche tu ottimista? 
“Certamente. Ci sono ancora tante partite da giocare e… da vincere! Sappiamo che le prossime due contro Vaduz e Xamax sono molto importanti. Se giocheremo con l’atteggiamento giusto (quello che va predicando da un mese e mezzo Maccoppi, ndr) funzionerà al 100 per cento. Ne sono convinto!”.
La partita con lo Stade Losanna è stata decisa da un rigore che vi ha dato lo spunto per recriminare sull’arbitraggio: giusto o sbagliato secondo te? 
“Si è verificato un contatto tra i due giocatori, questo non lo si può negare. Però è qualcosa di normale in una partita”. (Dunque…). 
Domenica si va a Vaduz per vincere, ancora senza Mihajlovic che potrà comunque rientrare contro lo Xamax visto che gli è stata ridotta la squalifica a due giornate. Se contro lo Stade poteva andare bene anche un punto (ma non è stato messo in cascina nemmeno quello!) dal Principato bisogna tornare con la posta piena. La squadra deve ritrovare il suo peso offensivo, non necessariamente a suon di gol: ne basta uno in più dell’avversario. Ma è giocoforza scendere in campo, come dice bene anche Curic, con un’attitudine appropriata.