CALCIO
AC Bellinzona, va fatto qualcosa!
I granata stanno affondando e la dirigenza è sotto pressione: Maccoppi via?
Pubblicato il 13.03.2023 11:57
di L.S.
E adesso cosa si fa? Sette partite, sei sconfitte e un pareggio per Stefano Maccoppi, l’uomo che avrebbe dovuto portare in salvo questo Bellinzona o addirittura spingerlo lassù dove i sogni sono ancora permessi.
E invece, dopo la sconfitta di ieri a Vaduz, nella capitale ci si interroga. Cosa fare con l’allenatore? Si arriverà a una nuova sostituzione?
Il club ci sta pensando, sta riflettendo, ma è chiaro che Maccoppi purtroppo non è riuscito a dare la tanto attesa scossa, dopo l’addio a Baldo e quello di Sesa.
Era un Bellinzona che voleva puntare in alto ma che adesso deve guardarsi le spalle in maniera preoccupata e preoccupante.
E deve ringraziare soprattutto Degennaro e l’”amico” Schällibaum, che ieri in piena zona Cesarini, con il loro Yverdon, hanno ribaltato lo Xamax, lasciandolo così a sette punti dai granata. Altrimenti la sfida di domenica al Comunale, che sarà comunque molto insidiosa, avrebbe potuto diventare drammatica.
Difficile, dopo questi risultati e queste prestazioni, pensare che Maccoppi possa ancora restare al suo posto. La sensazione, ma soltanto di quella si tratta, è che nemmeno più la piazza sia più dalla parte del tecnico.
E la dirigenza? Bentancur non vorrebbe cambiare e dover ingaggiare un quarto allenatore, ma è conscio che così non si può più andare avanti. È combattuto, non vorrebbe alimentare la sua fama di mangia-allenatori, anche perché di Maccoppi si fidava e gli aveva dato tutta l’indipendenza possibile. Molto di più di ciò che aveva fatto in precedenza con altri tecnici.
E allora? Chi potrebbe sedere adesso sulla panchina granata dopo un periodo difficilissimo (due punti nelle ultime undici partite) e soprattutto alla vigilia di una sfida che potrebbe valere una stagione?
Riportare Baldo? Puntare su qualcun altro?
Per il momento tutto tace, ma la dirigenza granata sa che il tempo stringe e che in queste ore bisognerà prendere una decisione. Magari anche forte e con un pizzico di dispiacere, ma per il bene di un Bellinzona che sta lentamente affondando bisogna assolutamente fare qualcosa.