CALCIO
Da Paradiso con furore...
Caggiano è arrabbiato col Municipio di Collina d’Oro e non le manda a dire nemmeno alla sua squadra
Pubblicato il 14.03.2023 09:54
di Enrico Lafranchi
A Paradiso è diventata rovente nelle ultime ore la questione della tribuna al Pian Scairolo, infrastruttura"benedetta’" da Antonio Caggiano ma "maledetta" dal Comune di Collina d’Oro. È il presidente stesso a dare sfogo di questo suo stato d’animo: “È una cosa assurda, penso che il Municipio di Collina d’Oro (è bene distinguerne l’identità onde evitare malintesi, visto che parliamo del FC Paradiso, ndr) sia prevenuto nei nostri confronti. Sono molto arrabbiato”.
Caggiano manifesta le sue arrabbiature anche quando gli parliamo del derby: “Non sopporto che la squadra leader del campionato si faccia portare via 5 punti (sconfitta all’andata e vittoria fallita sabato, ndr) dal Taverne”.
Il presidente è abituato a gioire per le vittorie, le prime due gare il Paradiso le ha vinte in scioltezza, dando dimostrazione di potenza sul proprio terreno contro l’Eschen/Mauren e andando a espugnare l’ostico sintetico di Winterthur. Chiaro che il ‘punticino’ raccolto contro i ‘cugini’ non lo soddisfi minimamente, abituato come è a decantare la solidità e la forza della squadra.
Al derby c’erano oltre 300 spettatori, non sorprende se il discorso (influenzato dalla politica: non sussistono dubbi in casa Paradiso) torni a questo punto sul nuovo look che intende apportare alla modesta struttura di Pian Scairolo cui fa capo la squadra prima in classifica del Gruppo 3 di Prima Lega Classic, oltretutto lanciatissima verso la promozione in Prima Lega Promotion dove giocano tuttora squadre reduci da categorie superiori, comprese alcune nobili decadute come il Bienne, già campione svizzero, e l’Etoile Carouge.
Cominciamo dal derby. Da dove nasce la sua delusione? 
“Quello mostrato sabato non è sicuramente l’atteggiamento di una squadra che è prima in classifica. Il primo tempo è stato inguardabile, nel secondo ci siamo per fortuna ricompattati un pochettino pervenendo a pareggiare (l’1-1 porta la firma di Alassane Meité, ventiduenne: “una splendida realtà, il francesino è arrivato qui grazie alle conoscenze di Kubi” – precisa Caggiano)”.
Un pareggio che non la soddisfa? 
“Minimamente. Con i ragazzi sono stato chiaro. Le prossime saranno tutte delle finali. Contro la capolista gli avversari giocheranno al 120 per cento. Dobbiamo essere pronti a vivere 11 ‘battaglie’!”.
Domenica al Maglio Gerndt ci ha messo tre ‘sigilli’!
“Alexander è un giocatore di classe che ha ancora tanta voglia di giocare nonostante l’età… Gli abbiamo fatto la corte anche noi, ha però scelto il Lugano. Ha fatto bene… (ride)”.
Lo svedese sarebbe potuto diventare la “vedette” di Pian Scairolo: dico bene? 
“È possibile ma noi abbiamo un Patrick Rossini (e pensare che il Bellinzona lo ha trascurato) che è un… ‘accidenti’ di giocatore (secondo miglior realizzatore del Gruppo 3, ndr). Lo stesso dicasi di Salvatore Guarino che quando gira si scatena e va in gol. Anche Michele Foglia è un elemento molto importante. E tra i rincalzi di qualità metterei in evidenza Simone Piazza che in prospettiva ci darà sicuramente grosse soddisfazioni”.
È pressoché già un Paradiso da Promotion, no? 
“Siamo sicuramente attrezzati per fare il grande passo, ma sarà il campo a decidere…Le partite contro Tuggen e Wettswil (al Pian Scairolo) saranno difficilissime. Per non dire del derby di maggio al Maglio!”.
Il suo è un club degno di vedersi riconoscere le proprie ambizioni. E non solo…
“Allude alle tribolazioni che stiamo vivendo per la tribuna? Al solo pensarci mi cascano le braccia! Chiaramente come municipale non posso dire nulla, da presidente devo ammettere che purtroppo ci sono problematiche legate al Comune di Collina d’Oro che fa dell’ostruzionismo alla nostra domanda di costruzione. Un modo di agire secondo me del tutto ingiustificato”.
Se ne è chiesto il motivo? 
“Buona domanda, non ne ho alcuna idea. Il perché me lo stanno chiedendo anche decine e decine di comuni cittadini. In quel Municipio (di Collina d’Oro, ndr) c’è qualcuno che ci è contro, tutto lì”.
La domanda di costruzione non ha avuto il seguito da lei desiderato? 
“L’abbiamo presentata per filo e per segno, ce l’hanno fatta rifare sette o otto volte. Ho detto tutto”.
Per via dei 300 posti? 
“La ritengono sproporzionata, secondo loro è di dimensioni esagerate, enorme!”.
C’è forse il timore che Pian Scairolo sia preso d’assalto da centinaia e centinaia di persone? (Ben vengano se mai!) 
“Non è che la tribuna porterà più gente, la media è suppergiù di 300 spettatori. Ma permetterebbe a chi assiste alle partite al riparo da pioggia e vento e di seguirle meglio che non stando in piedi magari in seconda o terza fila. Quando ci sono incontri di cartello si vede effettivamente un’acca”.
Insomma, un sogno infranto il suo?
“Assolutamente no. Andremo avanti, non arretriamo di un millimetro. Il Municipio di Collina d’Oro dovrà giustificare il motivo della sua opposizione che poi in prima istanza sarà valutata dal Consiglio di Stato”.
Che cosa le rode dentro?
“Il fatto che quando si sta facendo qualcosa di buono per lo sport ticinese investendo, come nel nostro caso, anche molti soldi, arrivi qualcuno che ti mette il bastone tra le ruote. Non voglio generalizzare, ci sono Comuni con la “C” maiuscola che partecipano e collaborano fattivamente. Solo per dire, il nostro Municipio (di Paradiso, ndr) quando si è verificato quel malaugurato incidente al campo (un giocatore era pericolosamente finito contro un muro, ndr) ha reagito in meno di 24 ore. La politica, se e quando vuole, qualcosa lo può fare!”. 
Questa accesa “diatriba” tra il Comune di Collina d’Oro e il FC Paradiso lascia in Caggiano un sapore di grande amarezza. Difficile dall’esterno trarre delle conclusioni, non spetta d’altronde a noi. Ci siamo semplicemente limitati a raccogliere le rimostranze di un presidente che ha il coraggio di dire quello che pensa.