CALCIO
Il progressista Lineker ha fatto gol
L'ex centravanti dell'Inghilterra e commentatore televisivo ha vinto la sua battaglia con la BBC
Pubblicato il 14.03.2023 09:20
di Giorgio Genetelli
Gary Lineker è stato reintegrato dalla BBC a furor di popolo. Era stato sospeso dall’emittente di stato britannica per aver paragonato in un tweet il linguaggio utilizzato dai ministri del governo britannico per parlare dei richiedenti asilo a quello “usato dalla Germania degli anni ’30”.
Non si tocchi la politica, era stata in sostanza la motivazione della BBC, specialmente non si tocchi il governo, specialmente quando si accanisce sugli stranieri più deboli. E invece il grande Lineker l’ha messa dentro, scatenando la solidarietà dei colleghi giornalisti e della Premier League (e di una parte consistente di opinione pubblica): niente commenti e niente interviste per tutto il weekend.
Che la politica non debba entrare nello sport è un’ipocrisia a senso unico: tutti i governi del mondo lo hanno usato per propagandare sé stessi (e più liberticidi sono, più lo sfruttano), ma guai alle teste pensanti individuali, specie se progressiste e in difesa dei diritti umani.
Antifascismo e antirazzismo sono i capisaldi dell’Europa uscita a pezzi dalla Seconda Guerra Mondiale (il maiuscolo non è segno di rispetto, ma di stigma, ndr). E Lineker l’ha ricordato sfruttando a fin di bene la sua enorme popolarità, costruita su conoscenza, cultura e humour (altre tre caratteristiche vessate dai poteri).
L’Inghilterra che si è isolata con la Brexit e ha eletto a primo ministro Rishi Sunak - uno che ha una genealogia migratoria sterminata e che è nato in Inghilterra solo perché qualcuno ci è arrivato prima di lui – sta mostrando un volto efferato con i disperati in cerca di salvezza, ma che deve il successo della Premier League all’arrivo in massa di calciatori da ogni dove e che hanno tolto dalle caverne il britannico omone peloso del kick and run. Per dire della geometria variabile.
Lineker, che invece è stato uno dei pochi calciatori inglesi a distinguersi per modernità, ha dunque messo il dito nella piaga. Volevano fargliela pagare, ma lui ha fatto gol lo stesso e metà dell’Inghilterra ha solidarizzato con lui, festeggiando.
E lui ha ringraziato calando l’asso: “Per quanto questi giorni siano stati difficili, non sono semplicemente comparabili con quelli di chi deve scappare dalla propria casa per sfuggire alla guerra o a una persecuzione.”
Gli inglesi hanno perso ancora, e stavolta non dalla Germania, ma per mano del suo centravanti e commentatore prediletto, Gary Winston Lineker.