Siamo di fronte all’ennesima
partita fondamentale per la stagione del Lugano.
Fa effetto dirlo,
anche perché in un campionato così equilibrato (e lì sono d’accordo con il
presidente Renzetti) ogni partita, soprattutto a questo punto della stagione,
può risultare decisiva.
Tanto più quella
di stasera al Tourbillon contro un Sion che sembra veramente in difficoltà,
ancor più del Lugano. E non solo per la classifica, ma per la qualità del gioco
espresso ultimamente e per l’assenza di alcune pedine fondamentali.
Vincere stasera
però aiuterebbe a spazzare via tutte le polemiche e a rasserenare l’ambiente. Questa
squadra ha bisogno di fiducia e credibilità e soltanto una vittoria convincente
potrebbe cambiare questo trend negativo e pericoloso.
La bella notizia
di queste ore è senza dubbio il rientro di giocatori importanti come Maric,
Kesckes e Bottani, tutti elementi che quando non ci sono si avverte la
mancanza.
Il loro rientro
dovrebbe infondere serenità a tutto l’ambiente e permettere alla squadra di
ritrovare quelle geometrie e soprattutto quella solidità che sono venute a
mancare ultimamente.
A questo punto, è
giusto dirlo, non ci saranno più scuse, non ci si potrà più aggrappare alla mancanza
dei vari leader o dei giocatori che in campo sembrerebbero insostituibili.
Fallire stasera
getterebbe il Lugano ancor più nell’incertezza e anche se nulla sarebbe
compromesso è ovvio che rappresenterebbe un bruttissimo passo falso.
Il consiglio? Scontato
ma sempre molto valido in queste occasioni: dimostrare all’avversario di avere
più fame di lui, di imporre subito la legge del più forte. E come ha detto Jacobacci
alla vigilia, scendere in campo senza paura. Perché il Lugano, fino a poco fa era
davvero una bella realtà del nostro campionato.
Deve soltanto
ritrovarsi e stasera potrebbe essere l’occasione giusta.